Lunga intervista della Gazzetta del Sud allo storico dirigente della Reggina, Franco Iacopino, per oltre 40 anni in amaranto. Molti gli argomenti trattati da Iacopino:
La squadra – “Mimmo Toscano è grande “motivatore”, lo conosco bene. Nella situazione particolare che si era venuta a creare, anche con un momento di contrasto tra squadra e città, lui ha lavorato molto sulla testa trasmettendo questa determinazione ai calciatori. Al suo carisma si aggiunge la forte voglia di affermarsi in Serie B, questo è sicuramente un punto di forza per lui e per la Reggina”.
La crisi – “Cosa sia successo lo può sapere solo chi è dentro, certamente qualcosa è accaduto. Nella mia storia dirigenziale ne ho vissute anche di peggiori. Serve unione tra tutte le componenti e magari anche maggiore riservatezza. Bisogna capire che ci sono momenti in cui i calciatori risentono di ogni possibile problematica”.
La Società – “Se il presidente ha ritenuto opportuno cambiare così spesso, sicuramente qualcosa non è andato “liscio”. A me piace ribadire un concetto importante. Per svolgere il ruolo di dirigente nel calcio servono due fattori fondamentali: competenze e professionalità. Queste si acquisiscono sia studiando, sia sul campo, attraverso gavetta ed esperienza”.
Gallo – “Al Presidente bisogna essere grati per aver salvato la nostra squadra e aver impiegato capitali importanti. Dobbiamo avere il massimo rispetto per quanto ha fatto. Il consiglio che rivolgo a lui, a tutela e per difendere i suoi sacrifici è quello di attorniarsi di collaboratori con competenza, iniziando a lavorare sul settore giovanile”.
Fonte: Gazzetta del Sud
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