Cinque vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte, per un totale di 19 punti in classifica. E’ questo il bilancio attuale della Cremonese di Fabio Pecchia, che domenica 21 novembre alle ore 14:00 sfiderà la Reggina al ”Granillo”. A pochi giorni dal match, abbiamo contattato Nicolò Casali – collega de CuoreGrigioRosso.it – il quale ha presentato ai lettori di RNP il prossimo avversario della Reggina, illustrandone la situazione.
LA NUOVA STAGIONE- ”Di grossi cambiamenti non ce ne sono stati. La società ha optato per la linea della continuità , confermando alcuni elementi che erano addirittura in prestito e che avrebbero potuto lasciare andare. Si è provato a migliorare la situazione offensiva, ma l’acquisto di Di Carmine si sta rivelando un buco nell’acqua. Personalmente non avrei rinnovato optato per il rinnovo di Ciofani, bensì avrei virato su un profilo più giovane, considerando che, negli ultimi anni, ogni qual volta è arrivato un grande nome ultratrentenne, poi è andata male. Un’altra differenza rispetto alla passata stagione è che la dirigenza ha voluto avere una rosa ampia (ben 31 elementi), con giovani provenienti anche dalla Serie C, che però ad oggi non stanno trovando spazio e dunque è facile pensare che a gennaio partiranno”.
COME SI RIENTRA DALLA SOSTA– ”Non ci sono indisponibili, pertanto l’unica variabile è legata all’aspetto psicologico. Dopo un inizio sprint, nelle ultime 5 partite la Cremonese si è rivelata la peggiore per punti conquistati (soltanto 4) se si considerano le squadre della prima metà di classifica. La paura è che i ragazzi siano entrati in un loop di sfiducia a cui oramai noi ci siamo abituati nel corso degli anni. Pecchia e il suo staff avranno avuto modo di lavorare sulla testa più che su soluzioni tattiche perché, bene o male, i grigiorossi sono costruiti per giocare con il 4-3-3 o il 4-2-3-1. Il problema è anche che, ad oggi, non c’è una formazione tipo. La sensazione è che ci siano troppi ‘galli in un pollaio’ e che chi meriterebbe di giocare con una certa frequenza, come Buonaiuto, scalda la panchina un po’ troppo spesso”.
CARATTERISTICHE– ”L’anno scorso vi parlai di una squadra molto spagnoleggiante (filosofia probabilmente ereditata quando Pecchia fu vice di Benitez) ma, nel corso di questo primo scorcio di stagione, la strategia del tiki taka è stata soppiantata da quella del ‘contenimento e contropiede’. Probabilmente frutto di una fiducia che sta scemando. Il punto di forza di questa squadra è la difesa (perforata soltanto 11 volte), mentre quello debole è senza ombra di dubbio l’attacco. Ogni anno si fanno le rivoluzioni, ma la società cade sempre nello stesso errore che, a mio avviso, riguarda la scelta delle figure. Nelle ultime settimane, il mister ha provato a mettere esterno Strizzolo, per riempire meglio l’area. Un po’ come fece Allegri con Mandzukic. Ma è ovvio che è un tentativo per mettere una toppa all’inconsistenza delle prestazioni di Di Carmine”.
Commenti