Un altro 0-0 casalingo per la Reggina contro un’altra delle favorite per la Serie A: contro il Frosinone arriva il sesto risultato utile in altrettanti incontri per la squadra di Aglietti. I Top&Flop di Reggina-Frosinone secondo RNP.
TOP
Alessandro Micai – Il portiere amaranto tiene in piedi i suoi nei momenti di appannamento della squadra, in particolare nella seconda parte del primo tempo quando viene chiamato in causa in più di una circostanza, compiendo alcuni interventi non semplici. Nella ripresa i ciociari arrivano poche volte dalle sue parti ma lui si fa trovare sempre pronto.
Thiago Cionek – La continuità nel rendimento che sta dimostrando rappresenta una garanzia, sia per Aglietti che per i compagni, i quali vedono ormai in lui una granitica certezza. Chiamato in causa direttamente, si aggiudica praticamente ogni duello; in altre circostanze interviene per mettere una toppa, lì dove qualcosa nel reparto difensivo non ha funzionato a dovere.
Federico Ravaglia – Al “Granillo” sono stati i portieri a recitare il ruolo di grandi protagonisti del match. Detto di Micai, anche il portiere del Frosinone, pur chiamato in causa a sua volta in poche circostanze, si dimostra sempre attento e impeccabile; è soprattutto nell’ultima opportunità da rete della Reggina che Ravaglia compie la prodezza del match, quando arriva con la punta delle dita sul tiro a giro di Cortinovis destinato nell’angolo basso.
FLOP
Federico Ricci – Era una partita particolare per lui, che si trovava ad affrontare da avversario il gemello Matteo. Si propone in fase offensiva in maniera discontinua, senza riuscire a trovare un dialogo costante e potenzialmente pericoloso con i vari Bellomo, Rivas e Galabinov. Sui suoi piedi c’è però la miglior palla-gol amaranto del primo tempo, ma a tu per tu con Ravaglia si lascia ipnotizzare e il suo tiro sbatte sul corpo del portiere. Lascia il match durante l’intrervallo.
Camillo Ciano – L’attaccante di Grosso in passato ha fatto spesso male alla Reggina, ma stavolta il muro difensivo amaranto si è dimostrato invalicabile, costringendo il temibile avversario a toccare pochi palloni, quasi mai pericolosi, il più delle volte molto sporchi. Molto più insidiosi sono stati i suoi compagni d’attacco sugli esterni, ma di palloni realmente giocabili ne sono arrivati pochi a Ciano, braccato a vista da Regini e Cionek.
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