Militerà pure in Serie B, ma la Reggina 1914, la società calcistica per eccellenza della Calabria, ha nel suo bagaglio di ricordi una serie di emozioni di valore assoluto, e non solo per le stagioni trascorse in Serie A ma anche per i calciatori di grande spessore che ne hanno indossato la maglia. Tra questi ragazzi ve ne sono quattro che si sono riusciti a ritagliare uno spazio importante nel calcio italiano, arrivando perfino a vincere un trofeo con la nazionale italiana.
Il primo che ci viene in mentre è Andrea Pirlo, che dopo l’esperienza sullo Stretto è passato all’Inter, squadra oggi tra le candidate allo Scudetto secondo le quote sui vincitori delle partite di oggi con Betfair. Il fantasista nativo di Brescia, che alla Reggina disputò la prima e storica stagione in Serie A nell’annata 1999-2000, visse un periodo strepitoso allo stadio Oreste Granillo. Insieme a Roberto Baronio, schierato in mediana alle sue spalle, Pirlo fu tra i grandi protagonisti dell’ottimo esordio nella massima categoria del calcio italiano di una Reggina capace di arrivare poi all’undicesimo posto. Prima trequartista e poi spostato nel ruolo di regista per via di un’intuizione geniale di Carlo Mazzone, che lo ebbe al Brescia, Pirlo avrebbe vinto il mondiale del 2006 in Germania da regista titolare della nazionale azzurra. Insieme a lui in quella spedizione trionfale ci fu Simone Perrotta, incursore che con la Roma si era fatto notare per le sue qualità di sacrificio ma anche di inserimento in attacco. Il centrocampista calabrese, nato e cresciuto proprio nel settore giovanile della squadra amaranto, avrebbe esordito nel calcio professionistico in Serie B proprio con la Reggina, club nel quale avrebbe poi disputato tre stagioni prima di passare alla Juventus. Il suo contributo alla vittoria del mondiale da parte della squadra allenata da Marcello Lippi fu fondamentale, e ancora oggi Perrotta viene ricordato come uno dei calciatori calabresi più costanti e forti di sempre.
Due sono invece gli ex reggini che hanno vinto l’Euro 2020 con l’Italia due mesi fa. Il primo è Francesco Acerbi, che disputò ben 40 partite con la maglia amaranto nella stagione di Serie B 2010-11 dopo la quale fu ingaggiato dal Chievo, che ne aveva apprezzato le doti di difensore centrale. La sua abilità nella marcatura e anche nello stacco di testa lo ha reso un perno della Lazio e anche una delle prime scelte del CT Roberto Mancini per sostituire due colonne della difesa azzurra come Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci. Oltre ad Acerbi, che all’Euro non è stato praticamente utilizzato, nell’ultima e trionfale Italia campione d’Europa ha spiccato un altro ex Reggina, ossia il terzino destro Giovanni Di Lorenzo. Il classe 1994, attualmente titolarissimo del Napoli, si è formato nel settore giovanile amaranto, dove ha militato per tre stagioni per poi disputare due annate in Serie B sempre con la maglia della Reggina. Dopo la sua esplosione nell’azzurro del Napoli, è arrivata anche la conferma del suo grande momento con la titolarità nell’azzurro dell’Italia.Â
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