Italia campione d’Europa al termine di un’altra battaglia terminata ai rigori, contro l’Inghilterra così come contro la Spagna. I Top e i Flop della finale di Wembley che ha portato la nazionale di Mancini sul tetto d’Europa.
TOP
Gianluigi Donnarumma – Incassa il gol inglese dopo 2′ senza averne colpe, poi di fatto gioca una partita da spettatore, costretto solo ad un intervento su un colpo di testa. Più impegnato invece nei tempi supplementari, chiamato in causa in più di una circostanza, ma è sui calci di rigore che si dimostra freddo, lucido. Non ci arriva sui primi due, poi Rashford colpisce il palo, infine ci mette lui i guanti contro Sancho e Saka. A fine partita riceve il premio di miglior giocatore del torneo. Applausi.
Leonardo Bonucci – Statuario e preciso nel cuore della difesa, freddissimo nell’area avversaria, trova il gol del pareggio che sposta l’equilibrio in favore dell’Italia. Compie giocate rischiose ma lo fa con una serenità che trasmette a tutta la squadra la convinzione di poter vincere. Ai rigori è ancora una volta perfetto e micidiale.
Giorgio Chiellini – Alza il trofeo al cielo con la fascia da capitano al braccio, entra nella storia riscattando, insieme a Bonucci, la finale persa nove anni fa contro la Spagna. Semplicemente mostruoso nel dirigere la difesa, prende il tempo a Kane e non gli fa vedere palla anche nel gioco aereo, punto di forza del capitano inglese.
Kieran Trippier – Schierato a sorpresa da Southgate, al primo pallone inventa l’assist per il vantaggio di Shaw; mette in seria difficoltà Emerson con le sue giocate e i suoi guizzi, certamente il più in palla tra i calciatori inglesi. Quando Southgate decide di sostituirlo fa un grande favore all’Italia.
FLOP
Raheem Sterling – Conclude il suo torneo nella maniera peggiore dopo aver trascinato la sua nazionale nella fase a gironi. Alla polemica post-semifinale con la Danimarca, con il suo tuffo che ha portato al rigore decisivo per la vittoria inglese, ci riprova un paio di volte anche in finale. Per il resto, riesce a creare insidie solo con un paio di infruttuose iniziative personali.
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