A undici metri dalla Serie B. Matteo Rubin è stato il calciatore che ha regalato il goal promozione all’Alessandria, giunto nella roulette dei calci di rigore in seguito alla parità nei tempi regolamentari prima e supplementari poi contro il Padova di Mandorlini. L’esterno di proprietà della Reggina ha insaccato in rete un pallone pesante, al punto che il suo nome, nonostante le ridotte presenze in campionato, risulti già inciso nella storia dei ‘Grigi’.
“La settimana precedente mi ero allenato a battere dagli undici metri – ha rivelato Rubin ai microfoni della Gazzetta del Sud – mi è capitato di calciare il quinto, quello decisivo. Il mister mi ha scelto e non mi sono tirato indietro. Ci sono state sfilate e festeggiamenti per giorni, dispiace non averlo potuto fare con i tifosi della Reggina per l’emergenza epidemiologica”.
Terminata la stagione, per il 33enne di Bassano del Grappa è già tempo di pensare al futuro: ”Rimanere all’Alessandria? Per il momento non ci penso. Ho giocato poco ma mi sono comportato da professionista aspettando che arrivasse il mio turno. Spero di essere impiegato con maggiore continuità ”. La nuova stagione inizierà con l’amaranto addosso: “Dal primo luglio sarò nuovamente un calciatore della Reggina e cercherò di mettermi a disposizione dell’allenatore. Vediamo cosa succederà , i dirigenti decideranno il da farsi, ho ancora un altro anno di contratto che mi piacerebbe rispettare. Se invece dovessi andare via, spero di approdare in una società ambiziosa, al sottoscritto non piace solo partecipare, potrei anche ripartire dalla C con un progetto vincente. Aglietti è un tecnico preparato che ha ottenuto dei buoni risultati alla guida delle formazioni veronesi”.
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