Sedici vittorie, tredici pareggi e sette sconfitte, per un totale di 61 punti in classifica (3° posto). È questo il bilancio attuale del Lecce di Corini, che domani (venerdì 7 maggio) alle ore 14:00, sfiderà la Reggina al ”Via del Mare”. Alla vigilia del match, abbiamo contattato Pierpaolo Verri – collega di PianetaLecce.it – il quale ha presentato ai lettori di RNP il prossimo avversario della Reggina, illustrandone la situazione.
IL CAMPIONATO- “Il Lecce ha disputato un ottimo campionato, nonostante in alcuni frangenti sia andato un po’ a corrente alternata. La squadra ha saputo sbocciare in primavera, riuscendo a raccogliere fra marzo e aprile ben sei vittorie consecutive. Le tre sconfitte nelle ultime quattro partite però hanno messo un freno importante alle ambizioni. I risultati sono comunque in linea con il progetto triennale tracciato dalla società la scorsa estate, soprattutto considerando la crescita e la valorizzazione di diversi giovani di proprietà che sono riusciti a ritagliarsi un ruolo da protagonisti, in particolare Gallo, Hjulmand, Bjorkengren e Rodriguez”.
COME ARRIVA IL LECCE- “Le due sconfitte consecutive contro Cittadella e Monza pesano sul morale e sulla classifica del Lecce, che adesso non è padrone del proprio destino nella lotta per il secondo posto. Rispetto a un girone fa i giallorossi sono cambiati molto, nella sfida del Granillo non c’erano ancora pedine fondamentali come Maggio e Hjulmand, mentre giocatori come Gallo e Bjorkengren, che nel girone di ritorno sono diventati titolari fissi, erano ancora degli oggetti misteriori”.
UN FINALE TUTTO DA VIVERE– “I recenti passi falsi hanno il sapore della grande chance mancata. I giallorossi per coltivare il sogno della promozione diretta adesso non possono fare altro che vincere e sperare che dagli altri campi arrivino buone notizie. Va detto che nell’ambiente, nelle ultime ore, l’aspetto sportivo è passato un po’ in secondo piano, dopo l’annuncio con cui capitan Mancosu ha comunicato di essere stato operato per un tumore lo scorso 26 marzo. Credo che la storia del capitano possa essere una motivazione in più per spingere la squadra a dare il massimo e a provare a raggiungere la Serie A”.
CARATTERISTICHE- “Corini schiera il suo Lecce con il 4-3-1-2. Il tecnico lombardo predilige un calcio verticale, le punte aggrediscono molto la profondità , i centrocampisti lavorano tanto in entrambe le fasi e i terzini sono sempre chiamati a dare ampiezza alla manovra. Il gioco di Corini è molto dispendioso dal punto di vista atletico, soprattutto in fase di non possesso la squadra cerca sempre di aggredire alto l’avversario”.
PUNTI DEBOLI E PUNTI DI FORZA– “Il punto di forza è sicuramente il grande potenziale offensivo e la qualità degli interpreti. Basti pensare a Coda, che con 22 reti e 8 assist è uno dei giocatori più decisivi del torneo. Il principale punto debole sono i tanti gol subiti, ben 43, che fanno della retroguardia giallorossa la peggior difesa fra le prime della classe. A questo va aggiunto un rendimento casalingo al di sotto delle aspettative”.
L’IMPATTO DEI NUOVI- “Dal mercato invernale sono arrivati giocatori importanti come Maggio e Hjulmand. Il terzino ex Benevento è stato un colpo last minute dopo l’infortunio di Adjapong. Da quando è arrivato nel Salento, Maggio non ha mai saltato una partita e ha segnato ben tre reti. Hjulmand, invece, è stato il classico colpo alla Pantaleo Corvino: è un regista danese classe ’99 che impressiona per la qualità e la personalità in mezzo al campo. Hanno trovato meno spazio, invece, gli altri innesti, ovvero Pisacane, Nikolov e Yalcin. Questi ultimi possono costituire comunque delle pedine importanti in questo rush finale”.
INDISPONIBILI– “Oltre ad Adjapong (stagione finita per la rottura del tendine d’Achille lo scorso febbraio) saranno indisponibili Calderoni e Pettinari, alle prese con problemi di natura muscolare”.
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