“Sono a disposizione di Baroni. Se mi verrà data l’opportunità , non mi tirerò indietro”. Così Daniele Liotti, alla vigilia della trasferta di Cremona.
L’esterno sinistro è stato intervistato dalla Gazzetta del Sud, nell’ambito dello speciale che la stessa ha dedicato alla sfida tra grigiorossi ed amaranto. “Per noi è stata una settimana come le altre, non è cambiato nulla. Dobbiamo affrontare la gara senza troppe pressioni, con la mente sgombra. Fino ad oggi è sempre stato così ed i risultati sono arrivati. Niente tabelle, pensiamo alla Cremonese e poi ci concentriamo sul resto. Speriamo di continuare sul percorso virtuoso che ci ha portati a ridosso dell’ottavo posto. Nel girone d’andata, anche quando eravamo in zona retrocessione, abbiamo sempre creduto di potercela fare, adesso manca la ciliegina sulla torta. Rimaniamo sul pezzo e non intendiamo mollare”.
La Reggina, un sogno che Liotti cullava da bambino. “Ho sognato fin da piccolo di indossare la maglia amaranto. Guardavo in Tv i match della Reggina in serie A. Mio fratello invece, preferiva venire al Granillo. In quel periodo gli spalti erano gremiti e mi auguro di rivedere quel pubblico”.
La vittoria sulla Reggiana, nasce da un assist dell’ex Pisa. “Il mister ha deciso di buttarmi nella mischia. Sono riuscito ad entrare nell’azione del 2-1, e Rigoberto (Rivas, ndr) è stato freddo nella battuta. Stavamo soffrendo, ma il calcio è sudore e sacrificio. In serie B non puoi rilassarti”.
Allo Zini le motivazioni potrebbero fare la differenza, ma guai a pensare che sia facile. “Forse abbiamo più motivazioni rispetto alla Cremonese. I grigiorossi si trovano più indietro in classifica. Ma bisogna stare con gli occhi aperti e lottare con il coltello tra i denti”.
Da esterno d’attacco a terzino. “Non ho la caratteristica di saltare l’uomo, ma, il ruolo mi piace. Vado anche in porta se Baroni me lo chiede”.
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