Otto vittorie, sette pareggi e diciotto sconfitte, per un totale di 31 punti (18° posto). È questo il bilancio attuale della Reggiana, che sabato alle ore 14:00 sfiderà la Reggina al ”Granillo”. In vista del match, abbiamo contattato Jacopo Della Porta – collega del quotidiano emiliano Gazzetta di Reggio – il quale ha presentato ai lettori di RNP il prossimo avversario della Reggina, illustrandone la situazione.
BILANCIO…RIMANDATO- ”Nessuna sorpresa nel cammino della Reggiana. A inizio stagione gli addetti ai lavori dissero che aveva l’organico, sulla carta, meno attrezzato per la serie B. Era logico che dovesse lottare per la salvezza e purtroppo le previsioni sono state confermate. Un bilancio potrà essere fatto soltanto al termine della stagione. La salvezza, ha sempre ripetuto il mister Massimiliano Alvini, sarebbe un risultato superiore alla promozione dello scorso anno”.
COME ARRIVA LA REGGIANA- ”Arriva dopo una amara sconfitta con l’Empoli. Amara perché nella ripresa la Reggiana ha avuto due occasioni clamorose per pareggiare. I toscani sono di un altro pianeta rispetto ai granata emiliani, ma alla luce dei problemi avuti a causa del focolaio di Covid era lecito aspettarsi qualche difficoltà in più da parte della capolista”.
CORSA ALLA SALVEZZA- ”Con 15 punti a disposizione si può sognare anche la salvezza diretta. Si spera nel cambio di passo, ma il tempo a disposizione è sempre meno. Personalmente sono convinto che possa farcela se nel gruppo scatterà una scintilla, qualcosa in grado di dare convinzione. Per salvarsi la squadra deve superare i suoi limiti tecnici e fisici che sono oggettivi”.
CARATTERISTICHE- ”Alvini ha provato a riprodurre in serie B la filosofia di gioco mostrata in serie C. La Reggiana voleva fare sempre la partita e giocare in attacco, senza pensare troppo agli avversari. Dopo le prime “scoppole” in categoria, le certezze della Lega Pro sono venute meno. Il tecnico ha cambiato molti moduli, ma recentemente è tornato all’antico: difesa a tre, che diventa a cinque quando attaccano gli avversari, esterni di centrocampo larghi per provare a sviluppare il gioco sulle fasce (con esiti non sempre soddisfacenti), rifinitore dietro le due punte”.
PUNTI DEBOLI E PUNTI DI FORZA- ”I numeri parlano chiaro e sono impietosi. Cinquanta gol subiti, come il Pescara: solo il fanalino di coda Entella ha fatto peggio. Attacco sterile: la Reggiana crea poco e realizza ancora mano. Il centrocampista Rossi è l’elemento di maggiore qualità tecnica. Radrezza è un giocatore tecnico, dotato di un buon tiro. Varone impersona la voglia di non mollare mai. Si punta molto sulla velocità di Kargbo e l’esperienza di elementi come Costa, Rozzio e Ajeti in difesa. Con l’Empoli sono scesi in campo 8 giocatori della passata stagione in C, poi diventati 9 quando si è infortunato Del Pinto”.
MERCATO E IMPATTO DEI NUOVI- ”Il budget a disposizione ha consentito di acquistare giocatori di sicuro valore, ma che erano ai margini delle loro rose e non giocavano gare ufficiali da un po’. Sono arrivati in prestito l’attaccante Ardemagni (Frosinone), i centrocampisti Laribi (Verona), Siligardi (Parma) e sono stati acquistati il centrocampista Del Pinto (Benevento) e Yao (svincolato). Sono partiti tutti abbastanza bene, poi hanno avuto vari problemi che ne hanno condizionato il rendimento. Si spera che nel finale di stagione siano al massimo per dare il loro contributo”.
INDISPONIBILI- ”Siligardi è fuori da un po’ causa Covid. Mazzocchi, il capocannoniere granata (7 gol), ha rimediato un infortunio con l’Empoli che lo ha messo fuori causa fino al termine della stagione. I difensori Martinelli e Gyamfi sono infortunati da tempo. Del Pinto ha preso una botta nella gara con l’Empoli ed è in dubbio”.
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