Dagli esterni vincenti al bunker difensivo: le ”cinque verità ” di Venezia-Reggina secondo RNP.
✅RICOMINCIO DA TRE-Â Non poteva riprendere meglio il cammino della Reggina al rientro dalla sosta. La vittoria del ”Penzo” contro il Venezia, oltre a rappresentare un successo sontuoso in chiave salvezza (e non solo), permette agli amaranto di ritrovare quei tre punti che mancano da due gare e che rappresentano ossigeno puro in vista del rush finale…
✅LETALI- Sono bastati due tiri in porta per segnare due reti e decidere la partita. Cinica e letale la Reggina vista a Venezia, dove Bellomo e compagni non hanno di certo creato occasioni a dismisura, bensì sfruttato le circostanze. Le due traverse colpite dai padroni di casa nel primo tempo rievocano la nota e dura legge del calcio del ”gol sbagliato, gol subito”, che gli amaranto hanno messo in atto a dovere…
✅ESTERNI VINCENTI- Così come contro il Monza, anche la gara con il Venezia è stata decisa dai due esterni posti sulla trequarti da Baroni. Bellomo e Rivas in quel caso, Di Chiara e Situm nel trionfo di ieri, nel segno dell’incisività . Il modulo, d’altronde, ne esalta gli interpreti, modellati per colpire e risultare determinanti. Pesantissima per sbloccare il risultato la rete del palermitano, tanto importante quanto bella quella del raddoppio dello sloveno.
✅DIFESA BUNKER- Non è più una sorpresa, ma resta pur sempre una grande verità . Dall’avvento del nuovo tecnico, la difesa amaranto ha subìto una svolta notevole ed oggettiva in senso di organizzazione ed efficacia. Basti pensare che dall’inizio della gestione Baroni (ovvero da 19 partite a questa parte), quella della Reggina è la seconda difesa meno battuta del campionato. Anche contro il Venezia è arrivata l’ennesima prova da ‘giganti’ della coppia Cionek-Stavropoulos, che ha timbrato il 7° clean sheet dall’inizio del girone di ritorno (su 12 gare).
✅TATTICAMENTE PERFETTI- C’è la firma di Marco Baroni sul prestigioso successo di Venezia, dove quello che sulla carta si mostrava come un avversario proibitivo è poi capitolato sotto i colpi di una Reggina carismatica e tatticamente impeccabile, specie in seguito al goal del vantaggio, amministrato da grande squadra e con estrema attenzione. All’allenatore fiorentino il merito di aver letto correttamente la partita, alla squadra quello di averla interpretata come lui stesso aveva chiesto.
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