Un punto guadagnato, una sosta che calza a pennello. Ivan Franceschini, ai microfoni di Gazzetta del Sud, analizzata il recente momento della Reggina.
“Così come all’andata- si legge- il Chievo ha giocato un’ottima partita. La Reggina mi è sembrata un po’ stanca, ma alla fine nel calcio contano anche gli episodi. Sosta al momento giusto? Assolutamente si. La Reggina è stata molto brava, a riprendersi da una situazione che sembrava difficilissima. Quando sei costretto a recuperare terreno, è normale che ad un certo punto perdi energia. Non dimentichiamoci che, anche sotto questi aspetti, l’emergenza Covid rende tutto più complicato”.
Su Denis. “E’ normale che a 39 anni non possa essere quell’attaccante esplosivo visto a Napoli o a Bergamo, ma il valore resta. Per tenacia e capacità di lottare, certi giocatori sono da esempio”. Secondo Franceschini, Menez può ancora rivelarsi utile alla causa amaranto. “Se fosse ancora quello della Roma, non giocherebbe in B. Si tratta di un calciatore magari anarchico, ma se devo essere sincero, ogni volta che lo vedo in possesso di palla mi dà ancora la sensazione di poter cambiare l’inerzia di una partita”.
L’ex difensore esalta Folorunsho, ma è pronto a scommettere anche su Okwonkwo. “Apprezzavo Folorunsho già ai tempi della Virtus Francavilla, quest’anno mi ha impressionato. Merito anche di Baroni, che lo ha avvicinato alla zona offensiva, a ridosso della punta. Occhio anche ad Okwonkwo, un altro che ha mezzi fisici impressionanti: se migliora nell’ultima soluzione, può fare grandi cose”.
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