Nove vittorie, nove pareggi e dieci sconfitte, per un totale di 36 punti (11° posto)). È questo il bilancio attuale del Brescia, che domani alle ore 19:00 sfiderà la Reggina al ”Rigamonti”. In vista del match, abbiamo contattato Alberto Armanini – collega di BresciaOggi.it – il quale ha presentato ai lettori di RNP il prossimo avversario della Reggina, illustrandone la situazione.
GIRONE D’ANDATA E DI RITORNO- ”Il giudizio sul girone d’andata è negativo. E’ stato condizionato da tanti cambi di allenatore, da Delneri a Lopez, poi Dionisi e adesso Clotet. La squadra ha accusato un contraccolpo significativo. Inoltre, sul finire del girone d’andata ha influito qualche malumore dovuto al mercato, soprattutto quelli di Torregrossa e Sabelli, ceduti rispettivamente a Sampdoria ed Empoli. Il girone di ritorno, invece, dopo un inizio un po’ così (sconfitta con l’Ascoli e pareggi con Cittadella e Lecce), ha avuto un evoluzione positiva. Il nuovo allenatore (si spera l’ultimo di questa stagione) ha dato un impronta importante a livello di mentalità , intensità e modo di stare in campo”.
LA CURA CLOTET- ”La cura Clotet funziona eccome. E’ un allenatore che ha grande considerazione dei propri calciatori, tutti ne parlano molto bene. Ha riportato la squadra al 4-3-1-2, cambiando soltanto in 4-3-2-1 a seconda delle punte che ha a disposizione. Ha trovato un Ayé micidiale che è andato a segno per ben sette partite consecutive, entrando così nella storia del Brescia dal momento in cui neppure Roberto Baggio era riuscito a segnare in così tante gare consecutive (lui si fermò a sei). Il nuovo tecnico ha dato delle certezze, ma soprattutto delle gerarchie. Adesso si sanno chi sono gli undici titolari del Brescia, mentre nelle gestioni precedenti si alternava moltissimo. Ha dato continuità , fiducia, tanta intensità ed una mentalità diversa alla squadra, che spesso va a recuperare le partite negli ultimi minuti o, come successo a Frosinone, le va a vincere”.
MERCATO INVERNALE- ”Il mercato invernale è stato ridotto ai minimi termini. Sono arrivati Pajac e Karacic. Quest’ultimo è andato a sostituire Sabelli, mentre Pajac sarebbe dovuto essere titolare a sinistra, posto che poi si è ripreso Martella, tornato in auge. Sono arrivati anche Ninkovic e Pandolfi: il primo non si è ancora visto perché reduce da un gravissimo incidente automobilistico, mentre il secondo è arrivato con il menisco rotto (al punto che il Brescia aveva intentato una causa per cercare di rendere nullo il trasferimento, ma così non è stato). Si può dire che i veri acquisti di gennaio siano stati Cistana (dal suo rientro, avvenuto quattro partite fa in seguito all’infortunio, si è subito un solo goal) e Ndoj (che ha segnato il goal vittoria nel recupero a Frosinone)”.
COME ARRIVA IL BRESCIA- ”Si arriva alla sfida con la Reggina con tanta curiosità circa la formazione inziale, dal momento in cui quest’anno non era mai successo che un allenatore confermasse lo stesso undici di partenza per due partite consecutive (Venezia e Frosinone). Il Brescia potrebbe cambiare qualcosina a metà campo, dove i vari Bisoli e Bjarnason stanno giocando molto. L’alternativa può essere rappresentata da Labojko. In attacco, invece, Ragusa potrebbe riaccomodarsi in panchina, mentre sono da valutare le condizioni di Donnarumma”.
PUNTI DEBOLI E PUNTI DI FORZA- ”Fino a qualche gara addietro, la fase difensiva era un punto debole, mentre adesso è stata sistemata. Joronen non prende goal da 3 partite consecutive, non era mai successo né quest’anno né l’anno scorso in Serie A. La difesa ha avuto un’evoluzione positiva, anche se è sempre stata il tallone d’Achille di questa squadra. Il punto di forza è che in qualche modo la squadra riesce sempre a segnare, pur non avendo un gioco ben definito”.
L’IMPATTO DEI NUOVI- ”Karacic ha giocato quasi sempre a destra e le sue prestazioni sono state sufficienti. Dalla parte opposta, Pajac ha giocato le prime partite e poi si è accomodato in panchina. E’ visto più come un cambio a gara in corso”.
INDISPONIBILI- ”La grande incognita è Donnarumma, che non ha giocato le ultime tre gare. A Frosinone era in panchina, ma non ha fatto nemmeno un minuto. Skrabb ha avuto un piccolo risentimento e potrebbe non essere della partita, per il resto tutti gli altri sono a disposizione, la squadra sta bene”.
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