Da una parte gli enormi meriti della capolista, dall’altra il rammarico di una Reggina apparsa sotto tono. Così La Gazzetta del Sud, nell’analisi riguardante il netto ko casalingo subito dagli amaranto ad opera dell’Empoli.
“Lo sfavillante Empoli visto al Granillo,- si legge- ha fatto fare a tutti un passo indietro riguardo la convinzione, maturata nell’ultimo mese di campionato, che questa squadra se la potesse giocare ad armi pari con qualsiasi avversario. Evidentemente non è così, o almeno non ancora. Analizzando le statistiche di quest’ultimo ko casalingo, tutto sommato emerge anche qualche dato che non è proprio da buttare. Le cause della sbandata dunque, non vanno ricercate nel ‘quanto’, ma nel ‘come’ gli amaranto abbiano sviluppato la loro prestazione. La differenza infatti, è tutta racchiusa nell’intensità e nella fluidità di manovra, ed in questo l’ago della bilancia è quasi sempre andato nella direzione ospite. Sotto tale aspetto, probabilmente, alla Reggina è mancato il classico ‘piano B’. La scelta iniziale di contrastare l’Empoli a viso aperto, è più che condivisibile: l’obiettivo di Baroni è quello di creare qualcosa d’importante e dare un impronta ben definita, e nello scegliere certi percorsi, qualche rischio bisogna sempre prenderselo. Ma una volta manifestatesi le difficoltà di contrastare gli azzurri con le loro stesse armi, si sarebbe potuta cercare una strada più guardinga, nel tentativo di reggere una forza d’urto decisamente impari.
All’Arena Garibaldi di Pisa, l’occasione di un pronto riscatto. “La Reggina non può e non deve perdere-prosegue il quotidiano- le tante certezze acquisite dalle precedenti sette giornate, nelle quali si è registrata una innegabile impennata verso l’alto, sia dal punto di vista dei reparti che sotto il profilo del rendimento dei singoli. Un percorso di crescita arrestatosi improvvisamente, che deve riprendere già dalla trasferta di sabato, in quel di Pisa. Dopo certe battute d’arresto, non c’è niente di meglio che tornare subito in campo: per Loiacono e compagni, l’occasione di di dimostrare che quella ricevuta dall’Empoli è stata la più salutare delle lezioni”.
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