Gabriele Gravina resta al comando della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Un successo netto quello decretato dall’assemblea elettiva, riunitasi oggi nella capitale.
Gravina ha infatti ottenuto il 73.75 per cento dei voti al primo scrutinio, staccando in maniera netta l’altro candidato ai vertici della Figc, ovvero Cosimo Sibilia (26,25)
Subito dopo la rielezione, il massimo dirigente ha così commentato “Il secondo tempo della nostra partita sta per iniziare-si legge sul sito della Figc, ringrazio per la fiducia, per l’affetto. Non ci potevamo fermare e non ci fermeremo, non ci siamo tirati indietro facendo sacrifici. Il cammino sarà difficile, complesso e non senza tensioni. Ma ora è tempo di indossare gli scarpini e iniziare a giocare, sento già il fischio dell’arbitro. La nostra comunità è sempre stata una squadra dove ognuno dovrà mettere in comune il proprio interesse per il bene di tutti. Il calcio è stato una scuola di vita per tutti noi. Potevamo essere un segnale positivo per gli Italia, siamo stati un segnale di ripartenza. Noi tiriamo fuori il meglio nei momenti duri. Siamo quelli che rappresentano milioni di italiani, ai giovani dobbiamo consegnare un calcio migliore, sempre più solido, sostenibile e più bello”.
Tanto lavoro da fare, all’insegna di un cambiamento che, sotto certi aspetti, si spera possa essere repentino. “Lavorerò per ricucire le lacerazioni nel rispetto delle singole componenti. E’ giusto che il mondo dei Dilettanti, come tutte le altre componenti, abbiano massima considerazione e partecipazione al sistema. Per questo coinvolgerò tutte le componenti, molto meno i singoli personaggi. La battaglia più difficile sarà la riforma dei campionati: valuterò se ci sono le posizioni politiche per affrontarla nel Consiglio federale, ma potrebbe esserci uno strumento ancora più democratico, un’assemblea generale. Di sicuro il progetto di riforma non è più rinviabile. Sul tema delle infrastrutture dobbiamo essere più decisi. Voglio essere egoista nell’ipotizzare che la presenza di un capo di gabinetto al Mef, che ha condiviso con noi questa esigenza, possa tradurla ora in un supporto importante. Se riusciamo a supportare la volontà di investire espressa da grandi imprenditori in piazze come Firenze, Cagliari e Milano, se togliamo questi legacci che bloccano gli investimenti, siamo già sulla buona strada”.
Cosimo Sibilia resta a capo della Lnd, promettendo collaborazione. “Le partite si vincono e si perdono. E io me la sono giocata con lealtà e con il massimo impegno. Non ho nulla da rimproverarmi e prendo atto del risultato ampio che ha portato all’elezione di Gravina. Io e i cinque consiglieri federali della Lega Dilettanti faremo come sempre la nostra parte, sostenendo con convinzione le istanze della base e partecipando ai processi decisionali della FIGC nell’interesse comune del calcio italiano”.
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