17 febbraio 1991, serie B, 4^ giornata di ritorno. Dopo l’incredibile beffa subita a Cremona, la Reggina di Ciccio Graziani si ritrova di nuovo con l’acqua alla gola nei bassifondi della classifica, e rischia seriamente una retrocessione che nessuno ad inizio stagione poteva mettere in preventivo, viste le ambizioni del club presieduto da Pino Benedetto, nonchè il valore dell’organico costruito. Al Comunale arrivano i “cugini” del Messina: l’undici allenato da Beppe Materazzi, è lanciatissimo verso la rincorsa alla serie A.
Nonostante le difficoltà degli amaranto, la risposta di Reggio è come sempre da brivido: stadio esaurito, il tifo è davvero impressionante. Gli Ultras amaranto colorano la Nord con fumogeni e bandieroni copricurva, accogliendo l’ingresso in campo delle due squadre con una coreografia originalissima: centinaia di cartoncini bianchi formano un televisore, mentre enormi teloni compongono la scritta “Boys & Commando presentano..Messina, il sogno svAnisce“. Sull’altro fronte, agli ospiti viene riservata tutta la Curva Sud, occupata da 300 supporters giallorossi.
Il derby si mette in discesa per Simonini e compagni, in quanto nel primo tempo lo stopper del Messina, Miranda, lascia i suoi in inferiorità numerica dopo aver rimediato un doppio giallo. La svolta vera e propria, arriva ad 11 minuti dalla fine: Beppe Scienza riceve palla dalla sinistra, lascia sul posto due avversari con una finta e dal limite si inventa un destro di rara bellezza, che lascia impietruito Abate infilandosi nell’angolo opposto.
Reggina 1 Messina 0, una vittoria che Graziani dedica al popolo amaranto. “Ne ho visti di tifosi nella mia carriera- dirà l’ex campione del mondo a fine partita-ma questi hanno più entusiasmo della Curva Maratona”…
Di seguito la formazione amaranto di quel derby.
SERIE B 90/91, 4^ giornata di ritorno (17/2/1991)
REGGINA-MESSINA 1-0
Reggina:Â Rosin, Bagnato, Gnoffo (Paciocco), Vincioni, Fimognari, Poli, Soncin (Carbone), Scienza, La Rosa, Catalano, Simonini. Allenatore: Graziani.
Marcatore:Â 79′ Scienza.
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