13 dicembre 2000, serie A, quarta giornata di ritorno.
Dopo aver battuto il Bologna, la Reggina di Franco Colomba è di scena sul campo del Piacenza, per una sfida-salvezza in cui è vietato fallire. Gli emiliani, ultimi in classifica, si giocano le residue chances di rientrare nel giro-salvezza: dopo l’esonero di Gigi Simoni, sulla panchina biancorossa, in coppia con Braghin siede Daniele Bernazzani, ex difensore amaranto dall’89 al ’91.
La compagine dello Stretto, così come a quei tempi succedeva un pò in tutti gli stadi d’Italia, è seguita dal solito “muro reggino”, che colora il settore ospiti (vedi foto). Complice l’importanza della posta in palio, il match è decisamente povero di emozioni. I ragazzi di Colomba pensano prima di tutto a non prenderle, anche perchè Pirlo e Baronio, elementi cardine di quella squadra, sono alle prese con problemi fisici (entrambi entreranno soltanto nel secondo tempo).
L’episodio decisivo, arriva nei minuti finali, in quella che passerà agli archivi come l’unica palla gol della partita. Su uno spunto dalla destra dell’ex Roma Rizzitelli, il pallone arriva sui piedi di Cristallini, il quale calcia a botta sicura: per la Reggina sembra finita, ma Taibi sfodera una parata di quelle da consegnare alla storia, salvando la sua porta con un riflesso strepitoso.
Piacenza-Reggina finisce 0-0: per gli amaranto un punto d’oro, per i biancorossi un punto di non ritorno…
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