Tornare a fare punti per abbandonare velocemente l’ultimo posto. Roberto Breda, grande ex della gara di domani pomeriggio, si dice convinto del fatto che il suo Pescara si sia rinforzato, ma da adesso in poi i biancazzurri non possono sbagliare. Nell’analisi pre-partita, non poteva mancare un passaggio sul profondo legame con Reggio Calabria.
L’IMPORTANZA DI RESTARE IN B-Sono arrivati tanti ragazzi, anche rispetto all’ultima partita abbiamo avuto tre innesti. Abbiamo preso giocatori che danno grande fisicità , struttura, ma che sono anche tecnici.C’è la volontà di andarci a prendere questi risultati. La società ha dato un segnale chiaro, adesso tocca a noi, a me ed ai ragazzi. Il mantenimento della categoria è una cosa fondamentale, e passa attraverso i punti che dobbiamo fare sin da domani: è uno scontro diretto, bisogna fare una partita importante. Squadre che vanno all’arrembaggio rischiano, sarà fondamentale l’equilibrio, bisogna metterci grande determinazione ed attenzione su ogni particolare, su ogni contrasto.
CETER E L’ENTUSIASMO DEI NUOVI-Ceter sta bene, ha saltato qualche allenamento ma è rientrato in gruppo. Riguardo la settimana di lavoro, quando arriva gente nuova porta con sé tanta voglia ed entusiasmo, questo aiuta a stemperare la tensione che c’era prima. Dobbiamo mantenere la consapevolezza del momento e dell’ultimo posto in classifica, ma usare questo entusiasmo per venirne fuori. Tutti i nuovi sono pronti per giocare dal primo minuto, poi è logico che dobbiamo capirne l’intensità e dunque capire come usarli. Sono arrivati due attaccanti forti, Odgard lo ha già dimostrato nella partita di Verona e Giannetti, che conosco è un ragazzo che può darci una grande mano. Ci siamo rinforzati anche davanti.
NUOVO PROGETTO E MEDIA SALVEZZA-Quando arriva un numero di giocatori considerevole, un po’ si rimescola tutto. Quando sei ultimo, devi andare a toccare certi equilibri. Rimettere tutto in discussione può essere utile, sia per tirare fuori ciò che porteranno i nuovi sia per tiare fuori qualcosa di diverso da parte di chi c’era prima. Anche il nostro avversario si è rafforzato, così come le altre. Noi non dobbiamo perdere tempo e pensare al nostro processo di crescita. Sappiamo che dobbiamo raddoppiare i punti dell’andata, bisogna farne una trentina e quindi vincere tra le sette e le nove partite.
IN BATTAGLIA COI CAVALLI GIUSTI...Maggiore responsabilità dopo i nuovi acquisti? Io mi sento sempre responsabile, a prescindere da tutto il resto. Sono io che alleno e mando in campo i giocatori. Certo, è molto meglio essere responsabili con una squadra che si è rinforzata, è meglio andare in battaglia con i cavalli giusti. La formazione di domani? E’ dura che la indoviniate (sorride rivolgendosi ai giornalisti in collegamento, ndr).
LA REGGINA-Hanno fatto un mercato molto funzionale al cambio di modulo, che è stato radicale. Se come calciatore devo tutto a Salerno, come allenatore se non c’era la Reggina non avrei fatto questo mestiere: mi hanno chiamato quando neanche facevo l’allenatore, mi hanno dato la possibilità di imparare prima con la primavera e poi, in due occasioni, con la prima squadra. Sono molto legato a quella piazza ed quelle persone, anche se ormai quelle persone non ci sono più. Senza Foti e Giacchetta, ripeto, non avrei fatto questo mestiere, però domani bisogna fare punti.
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