Era il 19 maggio 1999 quando la Reggina, impegnata nel campionato di Serie B, si ritrovava nel bel mezzo di una settimana molto importante in chiave promozione, che la vedeva reduce dalla vittoria a Cosenza (1-2) ed in procinto di affrontare il Genoa. Nella stessa data, a quattro giorni dalla sfida del ”Granillo” contro il Grifone, a Diosig, in Romania, nasceva Claudiu Micovschi, che proprio a Genova ha fatto faville e che oggi, sempre attraverso il club di Preziosi, si trasferisce in riva allo Stretto con la formula del prestito fino al 30 giugno, approcciandosi per la prima volta al campionato di Serie B.
GLI INIZI, LA CHANCE CON L’ARSENAL E L’ARRIVO IN ITALIA, SOGNANDO BALE…
Ma la storia di Micovschi inizia da molto, molto più lontano. Esattamente a 2.195 km più a Nord-Est da Reggio Calabria, precisamente a Diosig, suo paese natale di circa 7 mila abitanti ubicato nel Distretto di Bihor (con capoluogo Orodea), in Romania. E’ li che nasce e si evolve il talento del classe ’99, che dai suoi primi calci ad 8 anni nella scuola calcio cittadina del Diosig Phoenix si trasferisce a 35km da casa, alla Dinamo Oradea prima del debutto tra i professionisti al Luceafarul Oradea, massima realtà calcistica della città . Ci gioca fino al 2015 ed impressiona tutti a suon di prestazioni, con un modello di riferimento ben chiaro: Gareth Bale. L’idolo di sempre, un’ala offensiva come lui, veloce e devastante. Ed è proprio nella velocità , nel dribbling fulmineo e nella freddezza nel calciare in porta che numerosi club, nonché la Nazionale rumena (dove parte dagli U14), vedono in lui un enorme potenziale. Nel 2015 l’Italia entra nel suo destino: a febbraio il Chievo lo preleva in prestito fino a giugno, mentre al suo rientro in patria è il Genoa che fiuta l’occasione, proponendo lui 3 anni di contratto. E pensare che la stagione precedente, nell’estate 2014, fu vicino all’Arsenal, che accettò di visionarlo su invito dell’agente Sarmasan. Micovschi assaporò in parte il mondo dei ‘Gunners’, partecipando ad un torneo in Germania e, successivamente, entrando all’Accademia d’Élite dei londinesi a Salonicco, in Grecia, prima che venisse scartato.
ESPLOSIVITA’ E DUTTILITA’, GENOA E AVELLINO STREGATE
Micovschi è tra i giovani esterni offensivi più promettenti del panorama calcistico nazionale, ma probabilmente non solo. Nasce come centrocampista di destra, ma è al Genoa, per mano del tecnico Carlo Sabatini, che diventa ala sinistra in un tridente offensivo. Da qui, l’exploit. Nella Primavera rossoblù annovera circa 25 reti e 18 assist, mentre nella scorsa stagione ad Avellino, in grande sintonia con Charpentier, ha totalizzato 5 marcature e 7 assist, deliziando con le sue giocate. E’ mancino, ma ha dimostrato di saper giocare con destrezza anche a destra, facendo del dribbling e del rientro sul sinistro uno dei suoi principali punti di forza. E’ sicuramente un aspetto che valorizza ancor di più il 20enne rumeno, dotato di grande tecnica e di buona freddezza sotto porta.
Sulla carta è il prototipo di giocatore ideale per il tipo di gioco di Baroni, che con il cambio di modulo predilige il ruolo degli esterni offensivi, che siano utilizzati in un 4-3-3 o in un 4-2-3-1. Tuttavia, dovrà dimostrare e tirar fuori le sue notevoli capacità , con la consapevolezza che il campionato di Serie B, oltre che per lui nuovo, è tutt’altra cosa rispetto alle sue esperienze antecedenti.
Commenti