In una intervista al Corriere della Sera, il presidente della serie A Paolo Dal Pino, ha lanciato un grido d’allarme sul futuro del calcio italiano, che di fronte all’emergenza e alla crisi del Covid-19, rischia di far fallire il sistema a cominciare proprio dalla serie A.
“Il calcio – ha detto Paolo Dal Pino – è innanzitutto un’industria primaria dell’entertainment, un prodotto che compete a livello globale. Un fenomeno attorno a cui si coagula l’interesse di 30 milioni di persone. Il calcio non è solo star, campioni, ingaggi milionari, ma un movimento che coinvolge 300 mila lavoratori complessivi. Il calcio ha un linguaggio universale, perciò chiedo al Governo che possa ragionare di sistema”.
Tre le soluzioni che propone Dal Pino: “Ristori per i danni sofferti dal calcio a causa delle misure restrittive imposte dal Governo; richiesta ai ministri interessati affinché si lavori insieme, condividiamo tavoli di lavoro; la terza è l’attenzione al valore che il calcio possiede e che la politica non immagina neppure: in Italia per la dimensione sociale che ha, all’estero come veicolo di comunicazione”.
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