Lunga intervista concessa da Jeremy Menez alle pagine nazionali della Gazzetta dello Sport. Il passato, le esperienze di Roma, Milano e Parigi, aneddoti e considerazioni su questa stagione alla Reggina iniziata con due reti in due gare.
“Ho riscoperto la voglia di sudare e faticare dopo aver dormito quasi tre anni. In Turchia e Messico non sono riuscito ad ambientarmi, non ci stavo con la testa volevo tornare dalla mia famiglia. Poi sono andato a Parigi, ma sentivo che volevo confrontarmi con un campionato più competitivo” dichiara Jeremy Menez.
La coppia con German Denis, 72 anni in due, sembra funzionare nel nuovo attacco della Reggina per la serie B.
“Guardate che non conta l’età, ma come si vive ci si allena. Io mi conosco, se sto bene posso giocare tranquillamente in serie A. Ho ancora voglia di essere protagonista. Denis gioca più in area, io faccio movimento alle sue spalle e cerco la profondità”.
Al Sud il clima è sempre più passionale. “Si ho notato che c’è un’altra mentalità. Ma speriamo di avere presto i nostri tifosi.
E poi svela il primo compagno che ha ringraziato. “Sounas, che mi ha lasciato il numero. Sono nato il 7 maggio dell’87, mia figlia Maella il 7 novembre e sono cresciuto in rue Gerard Philippe 27”.
Sule favorite di questa serie B, Menez non ha dubbi anche sulle squadre che hanno speso tanto in questo calciomercato estivo.
“ In campo ci vanno i giocatori, non i milioni”.
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