L’esordio della Reggina in campionato lascia sensazioni più che positive. La squadra ha mostrato la sua identità, perfetta eredità della trionfale stagione terminata con la promozione. Squadra sempre molto corta, possesso palla ricercato, profondità e verticalizzazioni improvvise a sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti (Bianchi e Rolando su tutti).
Il giudizio sulla Reggina vista all’Arechi contro la Salernitana nel primo turno di questa serie B 2020/2021 infonde una fiducia che può solo crescere con il proseguo del torneo. Lungo ed estenuante, come la cadetteria insegna nella sua storia. La Reggina di Mimmo Toscano ha lasciato il segno nel suo debutto e solo la sfortuna, mischiata a qualche disattenzione di troppo, non ha consentito agli amaranto di sbancare la Campania ed iniziare il suo campionato di serie B con il botto.
Al netto di una prestazione collettiva di buon livello restano alcuni situazioni in cui la Reggina avrebbe potuto fare di più e meglio con tutte le attenuanti del caso dovute all’emozione del debutto, al lungo stop di circa sei mesi, e ad una squadra che lavora insieme da due mesi (chi più, chi meno) ma alla quale manca il ritmo partita come ha detto anche Jeremy Menez a fine match.
Primo aspetto da migliorare è sicuramente quello della finalizzazione. Anche lo scorso anno, nonostante una macchina quasi perfetta, ci sono state sfide in cui la Reggina ha creato tanto e raccolto poco: con la differenza che magari in serie C, grazie all’eccelsa qualità di alcuni giocatori e all’esperienza di altri, la giocata anche all’ultimo “soffio” arrivava a garantirti la vittoria. In serie B è più difficile, il livello tecnico e tattico delle squadre è notevolmente più elevato.
Dunque è sul cinismo che la Reggina e mister Toscano devono iniziare a concentrarsi: delle tre palle gol più clamorose di ieri (due con Denis ed una con Rolando) almeno una, la prossima volta, bisogna concretizzarla, perché poi ti ritrovi l’avversario che si inventa la parabola della carriera e tutti i tuoi sforzi vengono vanificati.
Secondo aspetto su cui lavorare sodo è la stabilità difensiva. In settimana, bisogna sottolinearlo, si aggregherà Cionek, difensore esperto e reduce da cinque stagioni consecutive tra serie A e serie B, un ingaggio di assoluto livello per la Reggina di Luca Gallo. Cionek andrà a rinforzare un reparto che lo scorso anno è stato autentico baluardo, pilastro fondamentale della promozione. Ieri qualche sbavatura di troppo, sia ad inizio che a fine match. Due errori di posizionamento di linea ad avvio gara e due di concentrazione proprio nelle battute conclusive: pecche che stavano costando troppo caro alla Reggina.
Sbavature forse impercettibili per un reparto che dimostra, comunque, di essere alla lunga affidabile: ma conoscendo la particolare pignoleria di Toscano siamo certi che in settimana si lavorerà sodo proprio su questo aspetto.
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