In seguito alla risposta della Lega B e della LND in merito alla proposta che la Lega Pro avanzerà alla FIGC circa la sospensione dei campionati e le questioni relative a promozioni e retrocessioni, che hanno fatto discutere all’interno prime due leghe sopracitate (e non solo), il presidente Ghirelli ci ha tenuto a chiarire la situazione, soffermandosi sulla divulgazione pubblica della lettera ai presidenti di C. Di seguito, le sue parole:
“Sono arrabbiatissimo con chi ha fatto circolare pubblicamente la lettera. I presidenti l’avevano per preparare l’assemblea. Perché lo ha fatto questo scienziato ? Ha ottenuto che una proposta da sottoporre all’assemblea è diventata oggetto di dibattito esterno e di pressione sui presidenti. Ed, ora, leggo anche sulla Lega. Stiamo sereni, ago e filo , perché poi dovranno ognuno di loro dire , in consiglio federale, che cosa vorranno fare. Stiamo, tutti tranquilli, la proposta sarà sottoposta al consiglio federale che è il dominus. La chiusura la deve deliberare il Consiglio federale, certamente tenendo in grande considerazione la delibera, ove ci fosse, dell’assemblea di Lega Pro. Ma come si fa a discutere senza una proposta? Per questo doveva rimanere la proposta all’interno della Lega proprio per correttezza istituzionale ed, anche, per evitare prese di posizioni senza senso di qualche componente che è meglio che studi la regolamentazione federale. In merito alle singole ipotesi non mi esprimo per correttezza all’assemblea. Non voglio ricordare il passato a chi parla di spirito di squadra, per non alzare la polemica e per amor di patria”.
”Questa confusione cerca di far dimenticare il secondo punto all’odg in assemblea. Per essere credibili come Serie C dobbiamo sapere che il maledetto virus ha solo accelerato e drammatizzato la situazione già complicata e quindi dobbiamo procedere verso il cambiamento. Non parliamo di aggiustamenti; con PwC, ci siamo posti il tema del Piano Strategico  per la serie C. Dico le parole chiave : DISCONTINUITÀ per ripartire in modo strutturato , per RIFORMARE e REINVENTARE. Dobbiamo avere il CORAGGIO di abbandonare la strada dei fallimenti di questi anni. E’ questa RIFORMA vera che mette paura”.
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