La lotta al Coronavirus come una partita di calcio. Perché nella vita, come nello sport, l’unione fa la forza e l’unità di intenti porta al successo finale…
di Antonio Calafiore – “Non l’avremmo mai voluta giocare questa partita. L’avversario è di quelli tosti, fastidiosi, contagioso verrebbe di dire. Non l’avremmo mai voluta giocare, ma ormai siamo in campo ed è qui che resteremo fino alla fine di questa partita, di questa battaglia. Tutti insieme, verso la vittoria. Una vittoria che, questa volta, non varrà tre punti, ma molto, molto di più. La forza dell’avversario la si conosce da qualche mese e sapevamo che, prima o poi, sarebbe toccato anche a noi sfidarlo. Ha caratteristiche particolari: chiude tutti i varchi, cerca il contatto fisico, sfrutta gli assembramenti in area per colpire. Il suo modo di giocare crea scompiglio, panico e desta parecchie preoccupazioni. Palla al centro, si comincia. Ad ognuno il compito di seguire le indicazioni ricevute, di attuare le giuste precauzioni per neutralizzare un’avversario aggressivo, da tenere il più possibile a distanza dalla nostra porta, da difendere a tutti i costi. C’è chi è caduto e purtroppo non ce l’ha fatta, chi è riuscito a rialzarsi dopo aver accusato il colpo, chi cadrà in futuro ma che si rialzerà con la forza. La propria, quella di tutta una Nazione. Loro segnano, esultano, pensano di aver vinto. Noi ci ricompattiamo, tutti, dal primo all’ultimo, perchè in questa partita ognuno di noi svolge un ruolo di fondamentale importanza, consapevoli che a volte basta un piccolo grande gesto per cambiare l’esito finale. Perchè è dai momenti difficili che, a volte, scaturisce il meglio. Sappiamo di non poter mollare, non ora. Ci rimettiamo in corsa, ognuno dà il massimo, finalmente segniamo, ma senza abbracciarci, almeno non per ora. Poi il silenzio, assordante. Quello di chi è consapevole che è l’unione a fare la forza e che solo la compattezza e la spinta di un intero popolo potrà portare a realizzare il gol decisivo. Quello della vittoria, in seguito alla quale torneremo ad abbracciarci, tutti, più forte di prima. E sarà bellissimo…”.Â
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