Con la Reggina una serie A sfiorata da tecnico nel 2010/2011, con la Ternana una promozione da calciatore nel 91/92. Gianluca Atzori, oggi tecnico dell’Imolese, rientra nell’elenco dei doppi ex della sfida del Granillo, ma non ha dubbi sulla squadra per cui farà il tifo lunedì sera…
In una delle ultime interviste, mi avevi detto che la gente di Reggio poteva essere l’arma in più verso la rinascita. Lo sai che col Bari c’erano 16.000 spettatori?
Sedicimila? Davvero? Pazzesco…
E ci sarà tantissima gente anche con la Ternana…
Sono contento, anzi felice, sia per i colori amaranto che per una tifoseria eccezionale come quella reggina. Non posso dimenticare i ventimila spettatori di Reggina-Novara: vedere quel muro umano, sentire tutte quelle voci, ti mette addosso un’adrenalina indescrivibile. Sono certo che le stesse sensazioni le stanno provando i giocatori di questa Reggina, e le proveranno anche lunedì.
Che partita ti aspetti?
Una partita tosta, tra due squadre importanti. Se la Reggina vince escluderà la Ternana dalla lotta al primato, ma credo che possa andare bene anche un pareggio. Quella costretta a portare a casa l’intera posta è la Ternana.
Scendere in campo pensando di avere due risultati su tre, potrebbe tuttavia essere un errore…
Assolutamente si. La Reggina deve scendere in campo carica e spingere per ottenere i tre punti, senza pensare a nient’altro. Al resto ci penserà la gente di Reggio, che come sempre avviene in casi del genere sarà il dodicesimo uomo. Qualche calcolo semmai si potrà fare negli ultimissimi minuti della sfida, qualora il risultato fosse ancora di parità : ma alla gestione ci penserà Toscano, e quindi potete stare tranquilli, considerando la sua esperienza ma soprattutto la sua bravura.
Reginaldo ad inizio stagione, Denis adesso. A dispetto di qualche scetticismo, entrambi hanno dimostrato che il gol non ha età …
Non conta l’età , specie per calciatori di un simile livello. A fare la differenza sono le motivazioni, la voglia di gonfiare ancora la rete, di mettersi a disposizione dei compagni, soprattutto dei più giovani, per essere da esempio. Questi giocatori, oltre ad essere grandi attaccanti, sono leader nati.
Hai fatto leva sulle motivazioni per rilanciare Bonazzoli a Reggio? Con te ha fatto una delle stagioni migliori della sua carriera…
Se non sbaglio, quella è stata la stagione più prolifica in assoluto per Emiliano. Di sicuro un allenatore deve fare del suo meglio per mettere un calciatore nelle condizioni migliori, sia a livello calcistico che umano, ma Emiliano non lo scoprivo certo io. Stiamo parlando di un attaccante eccezionale e di un ragazzo straordinario.
Reggina meno spettacolare rispetto all’andata, ma anche Bari e Ternana non è che stiano praticando chissà quale calcio spettacolo. Quanto dipende dall’importanza della posta in palio, che aumenta gara dopo gara?
Dipende tutto da quello. Nel girone d’andata si fa meno caso ai punti, ma quando capisci che le domeniche diminuiscono ed anche un pari può fare la differenza per il traguardo finale, cominci ad essere più pragmatico. E poi fino a dicembre puoi contare sull’effetto sorpresa, mentre strada facendo gli avversari iniziano a conoscerti, a studiarti meglio. Non voglio certo dire che la Reggina si possa considerare una sorpresa, ma forse nessuno in estate pensava che potesse fare un percorso così straordinario.
Hai preso l’Imolese con due soli punti in classifica, rimettendola in linea di galleggiamento. Trampolino per un rilancio oppure vorresti aprire un ciclo lì ad Imola?
Passa tutto dalla salvezza di quest’anno. Stiamo facendo un grande lavoro, ho la fortuna di interfacciarmi per la prima volta in carriera con un Presidente (Lorenzo Spagnoli, ndr) che ha vissuto lo spogliatoio da calciatore. Questa è una società che ha potenzialità enormi, sono convinto che se ci salviamo Imola nel giro di qualche stagione può pensare alla B.
Da doppio ex, alla vigilia di Reggina-Catania mi hai detto che avresti tifato per gli amaranto. E in vista di Reggina-Ternana?
E me lo chiedi? Reggina tutta la vita, senza pensarci un attimo.
Pensavo che stavolta fossi più combattuto, visto che a Terni hai vinto un campionato da calciatore…
E’ vero, con la Ternana ho conquistato la B ad inizio anni ’90, ma nessuna piazza mi ha dato la carica e le emozioni che mi ha dato Reggio, sia come giocatore che come allenatore. Ripeto, Reggina tutta la vita, anzi approfitto per mandare un abbraccio a tutti voi ed al popolo amaranto.
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