In attesa di tornare su quella panchina occupata per quasi trent’anni, tra Reggina e calcio dilettantistico. Mister Peppe Carella è l’ospite della mezzanotte di RNP…
Presente e futuro di Peppe Carella?
Adesso con la mia attività lavorativa sono stabilizzato sul territorio, diciamo che aspetto la chiamata giusta che mi consenta di tornare ad allenare. Parlo di progettualità , di intraprendere un percorso concreto, all’insegna delle idee e della voglia di crescere e costruire.
Quanto ti manca la panchina?
Mi manca nella misura in cui penso a tutte le componenti di cui ti ho appena parlato. Tornare sulla scena tanto per farlo non mi interessa, anche perché credo di aver già dimostrato tanto nella mia esperienza ultraventennale da allenatore. Ci devono essere idee e progetti. Negli ultimi mesi ho ricevuto più di una proposta, ma le idee non coincidevano…
Ti aspettavi una Reggina così forte quest’anno?
Si, me l’aspettavo. La nuova società ha dimostrato idee chiare, e dopo una normale fase di adattamento al mondo del calcio sta portando i risultati programmati. Il progetto societario ha ridato credibilità alla Reggina, sono arrivati calciatori di valore ed un mister vincente; il primo posto non è certo frutto della casualità .
Mister Toscano predica giustamente calma e serenità , guai a sentirsi fenomeni. Ma i tifosi possono pensare che sia l’anno giusto per la B?
Possono e devono farlo. Il pubblico di Reggio è tornato ad essere un valore aggiunto, pochissime squadre in C hanno un tifo del genere. E’ vero, i campionati non si vincono certo adesso, ma la Reggina è la squadra più forte del suo girone, e lo ha dimostrato contro qualsiasi tipo di avversario..
Hai allenato a più riprese nel settore giovanile amaranto, hai portato piazze come Locri a vincere i campionati dilettantistici. Il ritorno in panchina sarà a livello giovanile o di prima squadra?
Come allenatore io nasco proprio nel settore giovanile, ma a livello locale potrei considerare solo un’offerta della Reggina. Riguardo le prime squadre aspetto un’eventuale proposta, sempre sul territorio. A proposito di Locri, sabato andrò a vedere la partita con la ReggioMediterranea, altra mia ex squadra: mi auguro sia un grande spettacolo di sport e che vinca il migliore.
Come ti spieghi le difficoltà che stanno avendo in serie D le squadre reggine?
Credo che tutto il sistema dilettantistico calabrese sia in difficoltà . Devono cambiare un bel po’ di cose, bisogna tornare a scegliere in base alle competenze…
In Eccellenza sarà duello tra ReggioMediterranea e San Luca?
Credo che in queste categorie la differenza la facciano le dirigenze, e la ReggioMediterranea, che per me è la vera favorita, ha fatto investimenti importantissimi. Subito dopo c’è il San Luca, altra società che si sta muovendo bene. Si, il vero duello sarà questo, nonostante ad oggi il torneo si presenti come molto livellato.
L’anno scorso ti sei dimesso insieme a tanti altri tecnici dal settore giovanile della Reggina, nonostante gli ottimi risultati. Rimpianti?
Il rimpianto c’è nella misura in cui non abbiamo potuto portare avanti delle idee in cui credevamo sia noi che l’allora responsabile del settore giovanile (Emanuele Belardi, ndr), fermando un cammino che stava portando risultati sotto gli occhi di tutti. Ma se dovessi tornare indietro, lo rifarei altre mille volte…
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