In riva allo Stretto dal 1986 al 1989 e centrocampista della mitica Banda Scala, Ivano Giovanni Guerra è l’ospite odierno della mezzanotte di RNP all’interno della rubrica ”A tu per tu”
Partiamo dal suo presente…
Negli ultimi 10 anni ho allenato la prima squadra del Vobarno, adesso sono direttore dell’area tecnica di essa e in più alleno la Juniores, mi diverto molto. Siamo partiti dalla prima categoria e tre anni fa abbiamo rischiato di andare in Serie D, perdendo lo spareggio.
Non le chiedo se sta seguendo la Reggina, perchè so già la risposta…
Ormai tutti quelli che sono stati a Reggio, chi più chi meno, sono rimasti legati alla Reggina. Noi della Banda Scala abbiamo anche un gruppo su WhatsApp, ci sentiamo tutti i giorni ed il primo risultato che si va a vedere la domenica è quello della Reggina. C’è un’amicizia incredibile, siamo quasi come dei fratelli.
Capolista, imbattuta: la Reggina sta tornando…
Era importante ritornare con una società forte economicamente, Gallo sta facendo cose eccezionali. Mi fido di Toscano, da ragazzino era nelle giovanili amaranto, l’anno scorso l’ho visto tante volte perchè allenava la Feralpisalò qui vicino casa mia, in più fecimo un’amichevole tra Feralpi e Vobarno. Al di là del risultato i tifosi amaranto vogliono che i giocatori sudino la maglia e lottino su ogni pallone e quest’anno è così, infatti il pubblico sta rispondendo. Incrociamo le dita e speriamo che la città di Reggio Calabria torni nei palcoscenici che merita.
Parlava di Mimmo Toscano, che ha incontrato l’anno scorso in amichevole: cosa ci dice a riguardo?
Mi riconobbe subito e l’abbraccio fu quello di un ragazzo che vedeva ancora quei calciatori di quella prima squadra come degli idoli. Mi fece capire il suo attaccamento per la Reggina e per quella squadra, che spero gli abbia trasmesso qualcosa in termini di attaccamento alla maglia, anche se, essendo lui di Reggio Calabria, non ce n’era bisogno. Neanche in amichevole voleva perdere, ha il fuoco dentro, ha voglia di vincere e di sentire il pubblico, la gente. Senza nulla togliere alla Feralpisalò, penso che facciano 900 persone allo stadio. Mi disse che lì c’era la squadra e le possibilità economiche, ma non la spinta della gente dietro la squadra, giocare con 10-15 mila spettatori è totalmente diverso. Ci speravo in un suo arrivo sulla panchina amaranto.
A proposito di pubblico: quello di Reggio Calabria sembra essere tornato quello di un tempo…
Con quel pubblico lì si parte già 1-0, nei tre anni in cui fui giù perdemmo forse una-due partite. Venire e vincere a Reggio era difficilissimo, già nel sottopassaggio non ce n’era per nessuno. Un pubblico eccezionale, ma non solo di domenica. Già dal lunedì si viveva in funzione della partita…
Nota affinità tra la Reggina di Scala e quella di Toscano?
Noi eravamo ragazzi giovani, molti alle prime esperienze e c’era un entusiasmo incredibile, in questa Reggina ci sono anche nomi importanti e mi sembra che anche da parte loro ci sia questa voglia di non mollare mai ed un certo attaccamento, non solo dai ragazzi più giovani ma anche da gente più esperta, vedi le dichiarazioni di Reginaldo dopo il gol sotto la Sud. Penso sia una squadra un po’ uguale alla nostra, poi la simbiosi con la città può dare qualcosa in più per vincere un campionato difficilissimo, una sorta di Serie B mascherata.
E’ una Reggina che continua a far parlare di sé, ma che viene anche continuamente ”punzecchiata”: Ultimo in ordine di tempo l’allenatore del Bari, Vivarini…
E’ stata una caduta di stile incredibile, tra l’altro il ragazzo è già reduce da infortuni in carriera. Mi sembrano parole di chi teme la Reggina e sotto questo punto di vista è una cosa buona Speriamo che a fine anno, coloro i quali hanno chiacchierato, siano più arrabbiati perchè vorrà dire che avremmo lasciato questa categoria…
A Teramo, il primo dicembre, ci sarà un tifoso amaranto ”speciale”: non è così?
Beh, si. Qui sul lago di Garda c’è un ragazzo di Reggio Calabria ed abbiamo deciso di partire al mattino per andare a vedere la partita. Prenderò anche mia moglie e mio figlio ed andremo a tifare Reggina. Sono poco più di 500 km ma per la Reggina si fa anche questo…
Antonio Calafiore
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