L’orgoglio di un gruppo, la necessità di non staccare la spina neanche per un attimo. Massimo Taibi, direttore sportivo della Reggina, è l’ospite odierno del nostro “A tu per tu”.
Al di là di come andrà a finire, questo avvio di campionato dice che la Reggina è la squadra più forte…
Quello che stiamo facendo è qualcosa di straordinario, fermo restando che non bisogna mai abbassare la guardia, perché nel calcio basta un attimo per rimettere tutto in discussione. Ad oggi, il primo posto è più che meritato.
Non solo qualità e vittorie. Questa Reggina sta entusiasmando anche per il modo con cui lotta su ogni pallone…
Come ho già detto e ridetto, questo è un gruppo fatto di uomini veri, plasmato da un tecnico che fin dal primo giorno in cui è tornato a Reggio si è distinto per capacità umane oltre che tecniche. Tutte le componenti stanno dando il cento per cento per questa maglia, in campo non scendono solo calciatori di qualità , ma anche soprattutto dei combattenti.
Ti aspettavi un Denis così micidiale nello spazio di soli quattro giorni?
Un giocatore come Denis non può essere considerato una sorpresa, ma semmai una certezza. Doveva solo tornare in forma dopo quell’infortunio al polpaccio, stiamo parlando di un centravanti di livello internazionale che ha fatto gol ovunque ed ha vestito la maglia dell’Argentina.
Da portiere a portiere: Guarna è stato bravo a lasciarsi alle spalle gli errori di Bari e Terni, siamo già alla terza partita di fila in cui compie almeno una grandissima parata…
Guarna ha fatto un solo errore, che è quello di Bari, mentre a Terni secondo me non ha colpe sul gol. Anche in questo caso, parliamo di un elemento che ha fatto la B ed ha vinto un campionato di C soltanto due anni fa. Insomma, un altro elemento che può fare la differenza, così come la sta facendo.
In cosa può migliorare la Reggina?
Si può e si deve sempre migliorare in tutto, lavoriamo per questo. Personalmente credo che dobbiamo ancora crescere in quanto a cinismo, anche ad Avellino potevamo chiudere prima la partita.
Comincia a darvi fastidio, il fatto che ultimamente gli avversari associno le vittorie della Reggina ad errori arbitrali?
Capuano può dire ciò che vuole, ci mancherebbe, ma la vittoria di Avellino è limpida, meritatissima. Anzi, aggiungo che avremmo meritato di vincere con due o tre gol di scarto, e che ci manca un rigore nettissimo. Noi pensiamo a giocare ed a vincere, lasciamo ad altri le lamentele. A Bari non abbiamo vinto per una svista clamorosa di arbitro e guardalinee, col Catania non ci hanno dato un rigore solare e ci hanno annullato un gol regolarissimo: è capitato anche a me di protestare con l’arbitro, e per questo sono stato anche squalificato, ma non mi sognerei mai di dire che una direzione arbitrale ha determinato il risultato di una partita.
Non mi riferivo solo a Capuano, nell’elenco ci sono anche Auteri e Scienza…
Auteri non ho proprio capito cosa volesse. Si è lamentato per un’espulsione nettissima, non capisco perché De Rose andava espulso e Martinelli no. A Scienza in questi giorni farò una telefonata, per chiedergli spiegazioni: l’ho sempre stimato, anche in questo caso non capisco come si facciano a mettere in discussione due rigori sacrosanti, semmai deve lamentarsi la Reggina perché ci stava anche un terzo. In ogni caso, ripeto, ognuno può vedere gli episodi e la partita a modo proprio, ma sostenere che l’arbitro abbia determinato un risultato la vedo come una cosa di pessimo gusto.
Prima del derby col Catanzaro mi hai detto che è presto per parlare di primo posto. La pensi ancora così?
Voglio mantenere quel profilo, almeno per adesso. Dobbiamo pensare a stare sul pezzo, giorno dopo giorno, dobbiamo continuare a rendere la gente orgogliosa di noi. Ed a volte dobbiamo anche essere bravi ad isolarci da certe cose che si leggono, soprattutto sui social…
A cosa ti riferisci?
Su Bertoncini e Denis ho letto cose assurde, inaccettabili. Bertoncini è un ragazzo straordinario, di una serietà e di una educazione esemplari, così come tutti i suoi compagni. Non posso accettare che si scriva che dietro le ultime mancate convocazioni si nasconde il fatto che lo abbiamo messo fuori rosa, o che abbia litigato con Toscano. Il ragazzo ha avuto un problema personale, che non sto qui a dire per una questione di delicatezza e rispetto, e quindi è tornato a casa: una volta a destinazione, ne ha approfittato per completare un percorso di recupero completo dall’infortunio avuto a Terni, e da mercoledì sarà di nuovo con noi. Per non parlare di quello che veniva scritto su Denis, un infortunio al polpaccio è stato trasformato in una gamba rotta o addirittura in problemi al cuore. Spero che questi argomenti non dovrò più affrontarli, perché siamo nel campo della fantascienza.Â
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