Il pareggio sarebbe stato più giusto, la partita è stata decisa da due calci di rigore ed il portiere del Monopoli non ha fatto neanche una parata. Questa, in estrema sintesi, la disamina post gara di Beppe Scienza, al termine della sfida del Veneziani vinta dalla Reggina. Il tecnico dei biancoverdi ha anche fatto i complimenti alla Reggina, definendola una grande squadra.
Fin qui tutto normale. Si può essere d’accordo o meno con il pensiero del mister, ma bisogna partire dal presupposto che ognuno, in questi casi, guarda la partita dal suo lato e sorvola o resetta determinati episodi (il portiere del Monopoli una parata l’ha fatta eccome, salvando il tris su Reginaldo, per non parlare della traversa di Gasparetto).
A fare discutere parecchio invece, è la frase che lo stesso Scienza ha usato in risposta ad una domanda del collega Giuseppe Rotta. “Vediamo se ve lo danno a Reggio Calabria un rigore contro così (il riferimento è al primo penalty concesso agli amaranto), se siete così sereni nel valutarlo. Noi siamo serenissimi. Io ci sono stato, ho giocato lì, e se danno un rigore contro così l’arbitro se la vede brutta. E’ stato brutto il rigore nel primo tempo, in una partita così equilibrata e così bella quel rigore non mi è piaciuto, ma lo accetto”.
Una frase che da fastidio, perché si presta a tante, troppe interpretazioni. “Reggio è una piazza che amo, che adoro, a cui vorrò sempre bene“, dirà subito dopo Scienza, ricordando i suoi trascorsi in amaranto, nel 90/91. Proprio in virtù di questa sua ultima considerazione, ci auguriamo che l’allenatore del Monopoli chiarisca appena possibile, semmai ne avesse intenzione, cosa abbia voluto dire con “l’arbitro se la vede brutta”, gettando un’ombra che sicuramente non rende merito ad una partita così bella come quella vista oggi al Veneziani.
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