Squadra imbattuta, decimo risultato utile consecutivo, prima vittoria in trasferta della stagione e prima vittoria in assoluto sul campo dei biancoverdi pugliesi. La Reggina targata Mimmo Toscano firma l’ennesimo capolavoro di una stagione da sogno, espugnando Monopoli e continuando a puntare legittimamente alla vittoria del campionato.
RIVOLUZIONE-Rispetto a quanto si poteva prevedere alla vigilia, Toscano spiazza tutti, e gli amaranto presentano novità in ogni reparto. In difesa c’è Blondett e non Bertoncini, nel cuore del centrocampo il grande ex Sounas è preferito a De Francesco ed in attacco spazio a Denis a discapito di Reginaldo, con l’argentino che debutta da titolare.
BOTTA E RISPOSTA-La Reggina parte proprio come a Pagani, ovvero in maniera quasi tarantolata. La compagine dello Stretto prende spazi e metri, collezionando angoli a ripetizione (quattro in neanche 10 minuti) e costringendo l’avversario a difendersi a pieno regime. All’8′ Garufo va via a destra e mette in mezzo, il pallone finisce sui piedi di Bellomo che non ci pensa su e tira di prima intenzione, ma la sfera viene rimpallata in angolo da una deviazione provvidenziale della difesa pugliese. Dopo la sfuriata reggina del primo quarto d’ora, il Monopoli inizia a salire di tono. Il ritmo si alza, la tensione pure: un nervosissimo Bellomo si becca il cartellino giallo, dopo l’ennesima protesta nei confronti di Tremolada. Ma è proprio il numero 10, a farsi perdonare al 27′. Tutto nasce da un break di Corazza, il quale sfonda improvvisamente a sinistra e serve Denis: l’invito non riesce perché Ferrara leva via il piede d’appoggio al bomber amaranto, il direttore di gara come da regolamento aspetta l’evolversi dell’azione, e poi indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Bellomo, la cui esecuzione è perfetta: portiere da una parte e palla dall’altra.
La gioia però dura poco. La reazione biancoverde è immediata, ed al 28′ ci vuole tutta la bravura di Guarna per conservare il vantaggio: colpo di testa di Jefferson da “metri zero”, il numero uno della Reggina vola ed alza in corner. Al 31′, Carriero rimette il punteggio sul risultato di parità : la retroguardia amaranto non accorcia sul centrocampista locale, il quale lascia partire una splendida traiettoria sulla quale stavolta Guarna non può nulla. Adesso è l’undici di Scienza a salire in cattedra. Al 33′ il sinistro di Donnarumma esalta ancora i riflessi di Guarna, al 38′ Jefferson si ritrova sui piedi una occasione colossale, ma tenta un’improbabile rovesciata e cicca clamorosamente la sfera. Prima del riposo, Bellomo tenta il gol della domenica, calciando in porta una punizione da oltre 30 metri, mentre tutti si aspettavano il traversone verso il centro: idea geniale, palla alta non di molto.
CORAZZA, E CHI SENNO’? Toscano capisce che Bellomo può pagare l’eccessiva tensione, ed allora si cambia già negli spogliatoi: fuori il 10, dentro Rigoberto Rivas. La mossa paga subito. Al 3′ della ripresa, l’honduregno innesca Corazza, che prova a saltare entrambi i diretti marcatori: Giorno lo stende, è ancora penalty. Dopo essersi conquistato due rigori, il capocannoniere del girone decide di prendersi la gloria: sul pallone ci va lui, palla a destra e Menegatti a sinistra. Toscano cambia ancora, Denis lascia a Reginaldo il posto di terminale offensivo. Il cronometro scorre, scandito dalla girandola dei cambi: nel gabbiano Triarico e Cuppone per giorno e Ferrara, negli amaranto Doumbia e De Francesco al posto di Corazza e Bianchi. Al 71′ Jefferson prova a farsi perdonare l’erroraccio della prima frazione, la sua staffilata è sul fondo.
Il Monopoli prova l’assalto finale ma lascia spazi. All’80’ Salvemini sorprende la catena di destra amaranto, sul suo traversone Guarna sbroglia e riesce anche a bloccare il pallone senza concedere angolo. Sull’altro fronte una magia di Rivas innesca la ripartenza, con Reginaldo che non riesce a finalizzarla. All’84’ è Rivas a sprecare il colpo del ko: le situazioni si invertono con Reginaldo che vola a sinistra e serve all’honduregno una palla d’oro, ma il tiro dal limite è da dimenticare. Mani nei capelli all’87’, quando viene dilapidata la terza occasione per scrivere la parola “game over” sul big match. Reginaldo ha una palla d’oro, Menegatti gli dice di no e manda in corner. Il tempo di battere, che la Reggina si dispera nuovamente. Il colpo di testa di Gasparetto sembra destinato al tris, a dire di no è una clamorosa traversa.
La mente va alle beffe subite a Bari, Terni e Pagani, ma stavolta non sarà così. L’unico scossone arriva dall’ingenuità di Sounas, che rimedia due gialli in un secondo per proteste. Ma immediatamente dopo l’espulsione del greco, l’arbitro fischia tre volte: prima vittoria in trasferta per una grande Reggina, che merita davvero di stare lassù…
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