Mattia Maita e Lorenzo Di Livio, completano il poker di ex amaranto sulla sponda del Catanzaro. A differenza di Bianchimano e Fischnaller, entrambi i calciatori non sono riusciti ad incidere con la maglia della Reggina.
Cresciuto nelle giovanili amaranto, Maita ha esordito in serie B con la compagine dello Stretto nel 2010/2011. Dopo una serie di prestiti tra C1 e C2 il classe ’94 è tornato in amaranto nell’estate del 2014, in seguito alla retrocessione dalla B. Un’annata complicatissima per la Reggina, in difficoltà economica e costretta ad annaspare nei bassifondi a dispetto di un organico importante: l’avventura di Maita a Reggio si conclude di fatto a novembre, con sole 8 presenze, dopo un “burrascoso” post partita ad Ischia. Tornato a Catanzaro, dove aveva già militato qualche anno prima, il centrocampista è riuscito a dare una vera e propria svolta alla propria carriera, diventando punto fermo nonché capitano delle aquile.
Anche Lorenzo Di Livio, per la Reggina è stato poco più che una meteora. Il figlio d’arte è arrivato in prestito dalla Roma nell’estate del 2017, ma fino a fine ottobre è stato inutilizzabile, causa una squalifica per doping (positività riscontrata nella stagione precedente, quando giocava nella Ternana). Tra mancanza di ritmo partita e crisi di gioco e di risultati che coinvolsero l’intera squadra, Di Livio jr ha deluso le attese, chiudendo con 9 presenze: un brutto gesto nei confronti di alcuni tifosi che lo contestavano dopo la pesantissima sconfitta interna col Rende, è stato il suo ultimo atto al Granillo. La Reggina a Gennaio rinuncia al prestito, il ragazzo si trasferisce a Matera ed è lì che conosce Auteri, il quale quest’anno lo ha rivoluto nel Catanzaro. Una fiducia ripagata domenica scorsa, con il primo gol in giallorosso.
f.i.
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