Come a Bari. Come a Terni. La Reggina torna in riva allo Stretto con il quarto pareggio esterno consecutivo ed un tir di rimpianti. Un primo tempo spettacolare non è bastato, De Rose e soci devono recitare il mea culpa per aver fallito almeno quattro palle gol monumentali.
TARANTOLATI-Nelle fila amaranto la sorpresa è una. Confermata l’anticipazione di RNP, con Rivas che viene schierato dal primo minuto e va a fare da raccordo tra centrocampo ed attacco. Sul fronte campano, Erra fa esordire subito Dramè, il cui ingaggio era stato ufficializzato appena tre giorni fa. Neanche il tempo di far uscire il pallone dal cerchio di centrocampo, che Reggina irrompe sul match come una furia. Il cronometro ha fatto il primo giro di lancetta, Rivas manda subito in tilt i meccanismi difensivi locali con uno spunto irresistibile, sugli sviluppi del quale i difensori paganesi si salvano per il rotto della cuffia. Al 6′, la prima occasionissima amaranto: Corazza difende palla e taglia il campo in modo sontuoso, Bianchi si trova a tu per tu con Baiocco ma perde l’attimo buono per far male, e sugli sviluppi dell’azione il tocco alto di Reginaldo diventa ininfluente, in quanto lo stesso brasiliano era finito in fuorigioco. La Paganese ci capisce poco o nulla, la Reggina macina gioco. Al 9′ un imprendibile Rivas va dalle parti di Corazza, che recita per la seconda volta di seguito i panni dell’assist man: Reginaldo è solissimo, ma il suo rigore in movimento finisce sopra la traversa. Il predominio reggino, non può che tramutarsi in gol. Siamo al 12′ quando Bresciani pesca Rivas, e l’honduregno mette un invitantissimo pallone proprio dove c’è Simone Corazza, il quale anticipa tutti e insacca alle spalle di Baiocco. Sesto gol in campionato, per il bomber della Reggina.
PAGANESE GRAZIATA-Pressing, dribbling, passaggi di prima. L’orchestra della Reggina di Toscano non smette di suonare un calcio di categoria superiore. Per la Paganese invece le cose si mettono ancor più in salita, visto che Stendardo è costretto a lasciare il campo per un guaio muscolare. A ridosso del 20′, altre due occasioni monumentali per gli amaranto. Prima Rolando spalanca a Corazza le porte dello 0-2, ma stavolta l’ex Piacenza calcia fuori. Poi Rivas si beve in progressione i diretti avversari, e sull’invitante cross Dramè fa capire a tutti perché ha giocato in A, chiudendo in angolo con una diagonale perfetta. Al 25′, ennesima palla gol per chiudere i giochi. Ancora Rolando nella doppia veste di slalomista e rifinitore, ancora Corazza a mancare il ko, facendosi chiudere da Baiocco. E la Paganese? Il primo tempo dei padroni di casa, è tutto in due tiri dalla distanza: Gaeta (10′) chiama Baiocco ad una parata senza affanno alcuno, mentre Dramè (15′) tenta un jolly che si spegne a lato non di molto.
LA BEFFA ED IL RAMMARICO-Erra capisce che così rischia l’imbarcata, ed allora cambia subito cercando esperienza e qualità . Fuori Alberti, dentro l’ex Catania Calil. Al primo vero tentativo, i campani pareggiano. Su un corner da sinistra la difesa amaranto si dimentica completamente di Diop, e quest’ultimo gira alla perfezione di testa alle spalle di Guarna. A dispetto delle emozioni del primo tempo, nella ripresa i taccuini rimangono quasi vuoti. La Reggina accusa il colpo e perde la fluidità della prima frazione, eccezion fatta per Rolando che continua a spingere come un matto, non trovando però la giusta collaborazione. Toscano inserisce Denis per un evanescente Reginaldo e De Francesco per Bianchi, ma i campani ormai hanno trovato le giuste contromisure. De Rose e compagni perdono qualche pallone di troppo che potrebbe costare caro, fin quando, in pieno recupero, aumentano i rimpianti. Sull’allungo di Bresciani la palla sembra dover finire nei guanti di Baiocco, il quale però sbaglia: Denis si trova un’occasione d’oro, senza riuscire a correggere nella porta spalancata.
“Dovremo essere bravi a capitalizzare le pochissime occasioni che avremo, i calci d’angolo saranno fondamentali“. Erra si è dimostrato buon profeta, portando a casa un pari sul quale a fine primo tempo avrebbero scommesso in pochissimi. Per la Reggina di Mimmo Toscano ottavo risultato utile consecutivo ed un primo tempo di rara bellezza, ma i rimpianti stavolta sono davvero enormi. Da domani sarà già tempo di togliere l’amaro in bocca e ripartire, perché alle porte bussa il superderby contro il Catanzaro…
Commenti