Tre su tre. Terzo rigore trasformato in altrettante gare per il capocannoniere del Bari Mirko Antenucci. L’ultimo ha avuto un peso enorme, in quanto ha consentito agli uomini di Cornacchini di completare la rimonta sul campo del Rieti, quando il cronometro di gioco segnava ormai 95 minuti.
L’attaccante ha raccontato quei cruciali istanti ai microfoni del sito ufficiale della società biancorossa. “Ho preso la palla e ho cercato di cominciare a concentrarmi, perché per battere il rigore devi essere concentrato al cento per cento e pensare a quello che vuoi fare. Poi è normale che dopo aver fatto gol è stata una liberazione, perché vincere così alla fine è stato bellissimo. Una vittoria assolutamente di cuore da parte nostra, molto emozionante esultare sotto i nostri tifosi. Poi ho pensato anche a Pasquale, il nostro magazziniere…”.
Così come De Laurentis, anche Antenucci chiama a raccolta il passionale popolo barese. “I tifosi devono essere la nostra arma in più, devono supportarci come stanno facendo. Dobbiamo essere una cosa sola. Capisco i sacrifici che fanno ogni volta per seguirci nelle trasferte, e festeggiare con loro significa renderli partecipi, è un ringraziamento”..
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