Un week end dalle forti emozioni, che ha regalato verdetti tanto importanti quanto inappellabili…
Nella serata di sabato, è andata in scena il primo atto tra Piacenza e Trapani: sul campo dei biancorossi nessuna delle due squadre è riuscita ad andare in gol, anche se vanno registrate le proteste della compagine piacentina, che nel secondo tempo ha reclamato per ben due volte il calcio di rigore, non concesso dal direttore di gara. Il punteggio di 0-0 lascia tutto aperto, la settimana prossima si decide tutto al Provinciale.
Dalla lotta per la B, a quella per evitare l’inferno dei dilettanti. Al Ventura di Bisceglie, ci sono voluti i calci di rigore, per decretare la vincitrice dei playout. L’undici di Vanoli aveva riportato la situazione in parità nei confronti della Lucchese, grazie al gol di Triarico al 53′ (all’andata, sempre con lo stesso punteggio, si erano imposti i toscani). Dal dischetto, festival degli errori: si va ad oltranza con la Lucchese che ne segna tre su sei e col Bisceglie che riesce addirittura a fare peggio, sbagliando ben quattro volte. 3-3 il punteggio finale, i rossoneri rimangono in C mentre i nerazzurri perdono il calcio professionistico, conquistato due anni or sono.
La “due giorni” da vietare ai deboli di cuore, si è chiusa oggi al Rocco di Trieste, dove è andato in scena il ritorno di Triestina-Pisa. In una cornice di pubblico mozzafiato, Masucci ha portato avanti i toscani di mister D’Angelo (nella foto) al 27′, ma “El Diablo Granoche” ha pareggiato i conti al 53′. Dal momento che anche l’andata si era conclusa in parità (2-2), sono stati necessari i supplementari. A far impazzire di gioia le migliaia di pisani che hanno invaso il settore ospiti, le reti di Marconi al 92′ e Gucher al 116′ (1-3). Pisa torna in B, mentre Trieste dovrà rimandare i sogni di gloria all’anno prossimo e consolarsi con il commovente applauso della tifoseria alabardata.
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