Il bilancio della Reggina 2018/2019 resta più che positivo. Parole e musica di Massimo Taibi, ospite questa sera a Momenti Amaranto, trasmissione in onda su Touring e condotta da Michele Favano.
“Gli errori che non rifarei? A livello tecnico ne avrò fatti,- ha chiosato Taibi-ovviamente non mi sembra corretto fare i nomi dei giocatori. Ma gli errori passano in secondo piano rispetto ad una stagione di 56 punti, senza mai dimenticare come siamo partiti”.
Gli spettatori, da casa, sottopongono il ds ad una raffica di nomi di mercato. “Il centravanti top ce l’abbiamo già in testa, ma non lo possiamo dire. Awua del Rende? Un ottimo centrocampista, ne parlavamo proprio oggi. Padalino come allenatore? No, non ci abbiamo mai pensato. Ritorni di De Francesco e Castiglia? Sono sempre discorsi che passano dall’allenatore. Doudou Mangni? Rientra nei calciatori buoni, ma sono così tanti i calciatori buoni che bisogna fare una cernita. Marotta del Catania? Anche lui un ottimi giocatore. Qualora ci fosse la possibilità , chi prenderei tra Barillà , Missiroli e Ceravolo? Tutti e tre…”.
Su altri calciatori attualmente in rosa. “Confente ha fatto una grande stagione, ma come ha detto il direttore Gianni accanto a Farroni serve un portiere esperto. Dopo la papera di Catania, ho detto al ragazzo di staccarsi dai social e pensare che prima della papera aveva fatto una grandissima prestazione. Franchini era in prestito dal Sassuolo e torna lì, Mastrippolito invece era in prestito al Sassuolo e torna da noi. De Falco ha fatto fatica nel centrocampo a due, molto meglio invece quando ha avuto due mediani a fianco. Non per niente lo abbiamo preso per giocare a tre. Il modulo dell’anno prossimo? Lo deciderà il mister, poi se andiamo a vedere bene i moduli con cui sono stati vinti i campionati sono quelli con i tre dietro. Offerte per i nostri calciatori? Si, anche da grossi club, ma stiamo parlando di quelli del settore giovanile”.
Sull’eliminazione di Catania e la campagna acquisti di gennaio. “A Catania potevamo essere più pimpanti sotto l’aspetto fisico, il Catania è arrivato più preparato di noi a questa partita. Troppi acquisti a gennaio? Oggi sarebbe facile dire che bastavano due-tre puntelli, e invece dico che se non fossimo intervenuti a gennaio, con la squadra partita a luglio non saremmo andati ai playoff”.
Con il dg Andrea Gianni, anch’esso ospite questa di Momenti Amaranto, si è subito creato un ottimo rapporto. “Andrea è un grande professionista, sia come direttore generale che come livello di campo: sa di calcio come me, se non più di me, e questo è fondamentale. Per come sono fatto io il lavoro di equipe sta alla base, senza contare che si tratta di una persona squisita”.
Infine, un pensiero per i tifosi reggini. “Rivedere il Granillo pieno mi ha fatto venire i brividi e tornare indietro a quando ero calciatore io, a volte mi veniva voglia di scendere in campo insieme ai ragazzi…”.
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