Signori, benvenuti in Serie C. Dove i preziosismi tecnici e gli assoli personali lasciano spazio alla solidità di squadre ed alla foga agonistica. Dove il grigiore di una partita può essere spazzato via da un raggio di sole. Dove anche le storie più “pazze” possono, tutto d’un tratto, diventare realtà (CLICCA QUI).
La Reggina esce rafforzata nello spirito e nella classifica dalla trasferta di Cava de’ Tirreni. Due ritrovate certezze (equilibrio tattico e solidità difensiva) ed una dura consapevolezza: in questa categoria, contro queste squadre, il pragmatismo scavalca l’estetismo. Chi la dura la vince. Non chi gioca meglio.
Mister Cevoli si è riscoperto abile nell’incastrare i giusti accorgimenti a gara in corso. La squadra, però, è scesa in campo ben cosciente di cosa la attendesse. Una gara provante, sotto il profilo fisico e psicologico. Ed ecco tornare in auge quello spirito di sacrificio che ha fatto “grande” la Reggina della prima parte di stagione. Un passo alla volta, a testa bassa. Gli scenari nel giro di una settimana sono stati ancora una volta stravolti. La prestazione è forse ciò che lascia un po’ meno ottimisti per il futuro. Ma oggi va bene così. I play-off non sono mai stati così vicini come oggi.
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