Anche all’esame Sicula Leonzio, la Reggina si presenta impreparata. Gli uomini di Massimo Drago non riescono a cancellare il brutto ko di Rieti e perdono anche in casa, anche al Granillo, anche contro la Sicula Leonzio. Gli amaranto mettono in scena un’altra prestazione altalenante che spazientisce ancora una volta i tifosi ed allontana l’obiettivo play-off.
Drago schiera nuovamente il 4-3-1-2, con Salandria che viene confermato nel ruolo di terzino sinistro (viste le assenze di Procopio e Seminara), andando a completare l’oramai consolidata linea difensiva già composta da Kirwan, Conson e Gasparetto. A centrocampo agiscono i soliti De Falco, Zibert e Marino, mentre il tandem offensivo è composto da Strambelli e Baclet, con Bellomo che agisce alle loro spalle.
Approccio totalmente diverso degli amaranto rispetto all’ultima gara giocata in quel di Rieti, con gli uomini di Drago molto determinati e propositivi sin dai primi minuti. Primo quarto d’ora di marca amaranto, con Bellomo e compagni che provano a sorprendere gli ospiti in contropiede e con qualche tentativo da fuori area. Con il passare dei minuti la Reggina pecca un po’ di precisione e la Sicula Leonzio ne approfitta affacciandosi due volte in avanti e sfruttando qualche ripartenza. Il primo acuto dei bianconeri si registra al 14′, con Ferrini che, di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, manda il pallone di poco alto sulla traversa. La seconda occasione, invece, risulta letale. Al 29′, infatti, i siciliani sbloccano il match con Marano, il quale sbuca sul secondo palo ed insacca di testa un cross a rientrare dalla sinistra di Russo. Gli uomini di Torrente mandano in confusione gli amaranto che qualche minuto più tardi rischiano di subire il raddoppio per via di un insidioso colpo di testa di Miracoli, ben neutralizzato da Confente. Poco più tardi la Reggina cerca di reagire spingendosi in avanti e creando qualche situazione scomoda, come al 45′, quando Bellomo calcia al volo un rigore in movimento trovando la deviazione della difesa avversaria. Occasione che, di fatto, ha chiuso il primo tempo.
La ripresa inizia con un’abbondante pioggia che si abbatte sul ”Granillo” e con l’ingresso di Franchini per Zibert. La Reggina continua a non riuscire a sfondare e Drago, al 54′, decide di gettare nella mischia Martiniello, entrato al posto di Baclet. Gli amaranto iniziano a scuotersi ed a creare le prime occasioni del secondo tempo, tutte per mano di Strambelli. Al 56′, il ”mago” barese tenta una rovesciata facilmente bloccata da Pane, mentre tre minuti più tardi il suo tiro dai venti metri si stampa sulla traversa. Successivamente, gli amaranto reclamano un calcio di rigore in virtù di una trattenuta in area su Martiniello, ma le proteste dei padroni di casa inducono l’arbitro ad estrarre un cartellino giallo all’indirizzo di Bellomo. Poco dopo, Drago si gioca prima la carta Tulissi (per Marino) e poi quella Sandomenico (per Bellomo). Nel frattempo, però, la Sicula torna a farsi viva in avanti ed al 78′ ha una ghiotta occasione per raddoppiare. Capita sui piedi di D’Angelo, il quale si presenta a tu per tu con Confente grazie ad un colpo di tacco di Miracoli, ma l’estremo difensore amaranto neutralizza la conclusione tenendo ancora in piedi i suoi. All’82’, causa proteste, anche Salandria finisce sul cartellino del direttore di gara in seguito ad un mancato calcio di punizione per fallo su Strambelli.
Il match si chiude tra i fischi, la Reggina stecca ancora e delude gli oltre 7.000 spettatori presenti al ”Granillo”. Per gli amaranto, il prossimo impegno è in programma domenica prossima in casa della Cavese, dove sarà davvero l’ultima spiaggia,
Antonio Calafiore
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