Il rendimento di Nicola Strambelli con la casacca amaranto è stato altalenante. Fino a domenica, il “mago” ha sempre dato la sensazione di poter tirare fuori dal cilindro la giocata vincente. Peccato che le aspettative fossero state (perlopiù) disattese. Dopo la maiuscola prestazione di due giorni addietro, la domanda sorge spontanea: siamo davvero sicuri che fosse schierato nel ruolo che più ne esalta le caratteristiche?
Il classe ’88 ha costruito la sua carriera nel ruolo di ala destra. Un mancino sensibile ed esplosivo al tempo stesso. Basta convergere e scagliare la bomba contro la porta avversaria. Il caso “Cristiano Ronaldo”, però, insegna che per attestarsi su buoni livelli, anche in età “matura”, bisogna evolversi. Alle soglie dei trent’anni, Strambelli potrebbe aver trovato la propria dimensione più “vicino” alla porta di quanto non fosse in precedenza. Il suo estro, le sue qualità non possono e non devono restare ingabbiati. Nicola ha spaziato per tutto il fronte offensivo. Nel ruolo di seconda punta è stato maggiormente coinvolto. E si sa, i giocatori come lui devono essere costantemente in partita.
Ai dubbi che avanzano, abbiniamo una solida certezza. Strambelli è un esteta. Ed in quanto tale ha una sola via di esecuzione: quella che rapisce l’occhio. Tre i gol messi a segno in amaranto, tutti da “strappa applausi”.
Commenti