Bella e vincente. La Reggina ritrova la gioia della vittoria schiantando il Catania con il rotondo tre a zero e dominando in lungo e largo la compagine siciliana, mai capace di mettere seriamente in difficoltà gli amaranto, in un pomeriggio quasi perfetto per Conson e compagni.
Bellomo e Strambelli hanno il compito di supportare Doumbia, unica punta, mentre Seminara vince la “giostra del terzino sinistro” e completa la linea difensiva di Drago: il tecnico, sulla mediana, sceglie il trio Zibert-De Falco-Marino. Proprio il calciatore numero quattordici, nativo di Catania e cresciuto nelle giovanili etnee, si rivelerà uno dei migliori in campo.
L’approccio amaranto è completamente diverso rispetto alle ultime deludenti uscite. Nei primi dieci minuti l’intensità (ritrovata) mette in crisi la retroguardia catanese, con Marino bravo a galleggiare tra le linee e a servire Doumbia, il sinistro dell’attaccante locale è deviato in angolo da Aya.
La Reggina è brava ad occupare gli spazi, specie sulla mediana, dove l’eterno Ciccio Lodi resta ingabbiato mentre l’ex Rizzo resta impalpabile per tutto il match. Il gol arriva quasi immediato e scontato.
Azione collettiva degli amaranto con De Falco bravo a costruire la verticale per Doumbia che difende palla e si allarga, mette in mezzo per il mancino secco ed efficace dell’accorrente Strambelli che batte Pisseri portando avanti la Reggina.
Catania per nulla stordito e anzi subito capace di costruire la chance per rimettere il punteggio in parità : ma la girata ravvicinata di Bucolo trova la ribattuta decisiva di Confente che salva il vantaggio. Gli uomini di Novellino alzano il ritmo, trovano due calci d’angolo ma non si rendono più pericolosi, costretti invece a fronteggiare il tandem Bellomo-Strambelli schierato da Drago dietro Doumbia che non dando riferimenti agli etnei, diventano spesso devastanti.
Ad inizio ripresa il match si incanala verso la strada amaranto: Doumbia è bravissimo a difendere palla e aggirare Silvestri che lo mette platealmente giù in piena area di rigore, ad un passo dalla battuta a rete: per l’arbitro Zufferli di Udine è rigore che Bellomo con freddezza realizza spiazzando Pisseri e raddoppiando le marcature amaranto.  Il Catania patisce l’avvio della compagine di Drago, non trova le contromisure e capitola per la terza volta. Azione manovrata degli amaranto, Kirwan trova la percussione e l’assist sul secondo palo per De falco che, in corsa, cicca malamente, fortuna per lui la sfera arriva sui piedi di Strambelli che dal vertice sinistro si accentra e con un mancino pregevole a giro insacca sotto il set, un gol spettacolare per il boato del Granillo (che anche oggi sfiora le diecimila presenze). Novellino cerca di scuotere i suoi con sostituzioni a raffica ma ottiene solo un battibecco plateale con Marotta al momento del suo cambio: la gara si spegne con la Reggina che gestisce i tre gol di vantaggio, il Catania che nervosamente cerca di trovare la rete e Strambelli che prova a replicare il gol fotocopia con la palla che finisce poco al lato.
Per Novellino arriva la prima sconfitta sulla panchina del Catania, per la Reggina un ritorno al successo dopo un mese ed una bella e fiera iniezione di fiducia per il rush finale.
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