La partita che vedrà la Reggina domenica 24 affrontare il Catania completa il ciclo delle doppie sfide disputate dagli amaranto contro le quattro formazioni che hanno fatto il vuoto in vetta alla classifica del Girone C. Con i recenti risultati inoltre, il primato della Juve Stabia, che fino a circa un mese fa saldamente in mano loro, è tornato in discussione, e solo il tracollo del Trapani a Francavilla non ha portato proprio i siciliani al comando già nell’ultimo turno.
Reggina-Catania sarà quindi l’ottavo e ultimo incrocio in campionato che Conson e compagni avranno con il quartetto al comando. Il bilancio nelle altre 7 partite non è dei migliori: appena 2 pareggi e ben 5 sconfitte. Certo andrebbe ricordato ad esempio che la Reggina del girone di andata, certamente molto diversa da quella attuale, riuscì a compiere una vera e propria impresa andando a pareggiare per 1-1 contro una Juve Stabia che fino a quel momento non aveva conosciuto ostacoli, trovando il pari con Solini dopo lo sfortunato e rocambolesco autogol di Conson. E sempre quella Reggina, la quale non ambiva certo a grandi traguardi, con due prestazioni incentrate sul contenimento e l’attenzione, quasi riuscì a bloccare sullo 0-0 sia Catania che Catanzaro, vittoriose entrambe solo nei minuti finali.
Beffa finale che riporta alla memoria anche il pareggio della prima giornata di ritorno contro il Trapani: il debutto in campionato a settembre era stato traumatico al “Provinciale” con un netto 3-0 per i siciliani andato in archivio già nel primo tempo, ma nel ritorno al “Granillo”, nell’ultimo match del 2018, la Reggina condusse nel punteggio per quasi tutto l’incontro grazie alla rete in apertura di Redolfi, giocando una grande partita al cospetto di una big, venendo però colpita al 90′ su calcio di rigore.
Più recenti invece le altre 2 sconfitte: a inizio febbraio il derby con il Catanzaro, una di quelle partite che passerà alla storia, con la rimonta quasi completata dalla Reggina, sotto di 4 gol all’intervallo, gara che portò all’esonero di Cevoli; verso la fine dello stesso mese, sconfitta di misura, maturata ancora nel finale, a Castellammare di Stabia, al termine di quella che è stata finora la miglior prestazione dall’avvento di Drago in panchina.
La zona playoff che si è allontanata con i risultati ottenuti degli avversari, l’importanza di un derby molto sentito, la voglia di riscatto da parte di un gruppo che non si è espresso al meglio nell’ultimo mese e mezzo: le motivazioni per cercare di battere il Catania e tornare finalmente a sorridere ci sono e sono tante. Senza dimenticare che, se alla fine raggiungeranno i playoff, tre delle prime quattro potranno nuovamente essere sfidanti della Reggina: dare un concreto segnale di forza fin da ora a tutte le concorrenti potrebbe rivelarsi decisivo.
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