Ricorso contro l’ammissione nel girone meridionale. Ricorso per la ripetizione di Reggina-Viterbese. Doppio ricorso in merito al caso finworld. Nonostante la “sconfitta” su tutta la linea, la Viterbese può puntare al record mondiale di ricorsi presentati in una sola stagione.
Per una volta tuttavia, il patron del club etrusco, Piero Camilli, non ha messo nel mirino il sistema calcio, ma bensì l’ambiente gialloblù. Il vulcanico dirigente, intervistato da Il Messaggero, si è così espresso alla vigilia della sfida di Coppa con il Pisa “A Pisa fare una squadra forte non è difficile, dato che per ogni partita casalinga possono vantare circa 6.000 spettatori sugli spalti a confronto dei circa 1.000 che facciamo noi. Se confrontiamo gli incassi, quindi, i valori sono molto diversi. Ormai sono anni che parliamo di questo fenomeno, ma tanto il risultato a Viterbo non cambia”.
Nelle dolenti note, anche la mancata realizzazione di un terreno sintetico nel campo sportivo Il Pilastro. “A me non ha chiamato nessuno- ha proseguito Camilli- e per me è un discorso chiuso. Non voglio più sentirne parlare. Fare calcio a Viterbo è impossibile, me lo avevano già fatto notare e adesso mi convinco sempre di più che è proprio così. Ora dico basta. Quando sono arrivato io non c’era niente, proveranno a fare una Serie C a salvarsi con della gente locale”.
Commenti