Un solo gol in 360 minuti. E’ un numero allarmante che, forse più di tutti, spiega la crisi di gioco e di risultati della Reggina targata Massimo Drago.
La Squadra amaranto nelle ultime quattro uscite ha realizzato solamente una rete, quella messa segno da Nicola Bellomo lunedì sera al Granillo contro il Rende. Gol che ha interrotto un digiuno di tre turni, iniziato contro il Potenza e proseguito a Brindisi e Castellammare di Stabia.
Ma il dato ancora più preoccupante è quello relativo alle occasioni create: la Reggina ad esclusione di quanto fallito da Tulissi e Tassi (due volte) nel derby calabrese di lunedì, non riesce più ad attaccare l’area avversaria con pericolosità costante. I tre attaccanti continuano a giocare a distanze siderali tra loro, non scambiando mai e non trovandosi nemmeno per sbaglio, sembrando più tre uomini  solitari che componenti di una squadra.
Per invertire la rotta la Reggina deve iniziare proprio da qui: cominciare a creare le condizioni per essere pericolosa e arrivare alla battuta a rete, qui serve il maggior lavoro settimanale del tecnico, dopo un mese davvero nefasto in termini di numeri, risultati e prestazioni.
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