Alla terza gara in sette giorni, mister Drago è già quasi obbligato a vincere dopo il pari interno rimediato giovedì con il Potenza dalla sua Reggina.
La speciale “roulette del terzino sinistro”, questa volta premia Seminara che torna titolare dopo due mesi e, alla fin fine, uscirà anche tra i migliori per rendimento e affidabilità. Nel tridente c’è posto per Sandomenico che rimpiazza Doumbia, con Strambelli sull’out opposto e Baclet, isolata punta centrale.
La Reggina cerca sin da subito di dettare ritmi e tempi, palleggiando in mezzo e cercando le corsie esterne per colpire, ma le occasioni non arrivano. Dall’altro lato è il solito Folorunsho, uno dei giovani più interessanti della serie C a scuotere il Francavilla con progressioni poderose: è suo il primo vero tentativo del match, che non trova la deviazione sotto porta di un compagno.
Sul fronte amaranto Salandria e Bellomo portano la croce, ma la palla buona capita sui piedi di Sandomenico bravo e fortunato ad aggiustarsi la palla sul destro, ma il suo tiro è completamente fuori bersaglio. Il primo tempo, colpa anche di un terreno di gioco irriguardoso, non offre certamente calcio champagne.
Fatica la Reggina a trovare sbocchi utili con Baclet troppo isolato e anche poco concentrato quando riceve palla. I padroni di casa, si fanno vedere dalle parti dell’area amaranto soprattutto con lanci lunghi o in verticale, ma Confente pare pienamente recuperato ed interviene sistematicamente con grande attenzione. C’è tempo per l’ammonizione a Conson che, diffidato, salterà il prossimo match in casa della capolista Juve Stabia.
Ripresa che si apre con gli stessi uomini ma con Drago che alza il baricentro d’azione di Bellomo, l’uomo con maggiore qualità tra gli amaranto che lavora tra le linea per cercare l’intuizione e la giocata decisiva, anche perché Strambelli non si vede quasi mai (replicando la pessima prestazione di giovedì scorso) mentre Sandomenico si affida più ai movimenti senza palla per creare spazi per le incursioni (che non arrivano) dei suoi compagni. Baclet resta troppo, troppo solo e non può essere pericoloso, anche se un suo spunto con palla appoggiata a Franchini, da poco entrato in campo, offre lo spunto per una potenziale azione pericolosa degli amaranto che si perdono nel momento migliore.
La gara cambia al 60’ quando un lancio di quaranta metri del Francavilla, trova fuori posizione la difesa amaranto, Conson è costretto al fallo su Puntoriere rimediando il secondo giallo. La Reggina è costretta all’inferiorità numerica, Drago corre ai ripari inserendo Redolfi per Sandomenico, poi Solini e Tassi per Baclet e Seminara: la Reggina finisce qui la sua gara offensiva e si concentra solo ed esclusivamente nella difesa del pareggio.
La migliore palla gol del match sulla testa di Tassi bravo a trovare il tempo per lo stacco, è monumentale la risposta volante del portiere locale. E’ l’unica palla gol creata dagli amaranto nel corso del match.
La Reggina soffre sulle mischie e sulle palle alte, con Gasparetto che mi mette sempre una pezza fin quando Solini non rispolvera uno dei suoi inutili e dannosi interventi in mezzo all’area di rigore causando un penalty per il Fancavilla che Sarao trasforma portando avanti i suoi a cinque minuti dal termine, incanalando il match sulla strada del successo pugliese.
La Reggina si affida al cuore ed all’irrazionalità per tentare la rimonta e per poca non ci riesce: due palle buttate in area dalla trequarti, nella prima la difesa si rifugia nel corner, sul successivo calcio d’angolo la palla a metri zero dalla porta locale, non trova nessun amaranto pronto a battere a rete, il Francavilla si salva, portando a casa i tre punti. Per la Reggina è un momento pessimo, soprattutto in fase di involuzione di gioco. Nelle ultime due gare, zero gol e solamente due tiri in porta.
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