In occasione della prima conferenza stampa pre-gara, il tecnico Massimo Drago ha parlato del prossimo avversario, ma anche dell’ambiente che ha trovato in riva allo Stretto.
STEP BY STEP – “Abbiamo avuto poco tempo per lavorare, siamo concentrati su una gara alla volta. Il primo obiettivo è la gara con il Siracusa. Li abbiamo studiati, cercando di capire quali sono i loro pregi ed i loro difetti, con la consapevolezza che abbiamo le qualità per fare bene”.Â
APPROCCIO FONDAMENTALE – “Loro partono subito forte. Lo abbiamo visto con il Catania. Vengono da due sconfitte consecutive, dunque hanno voglia di rivalsa. Sotto l’aspetto motivazionale siamo praticamente sullo stesso livello, dovendo riscattare il derby. Si è visto che spesso abbiamo regalato un tempo. Questo non dovrà più accadere. Dovrò anche valutare le tre partite ravvicinate”.Â
LA CONDIZIONE FISICA – “Ho trovato un gruppo curioso di imparare. Lavorare con questi calciatori da giugno sarebbe stata un’altra storia. Qualcuno è più affaticato degli altri. Anche per questo dovrò valutare fino all’ultimo minuto la formazione. De Falco? Posso già dire che non sarà della partita. Ho da valutare un paio di elementi che non sono al top. Uno è Abdou Doumbia, reduce da sei mesi di inattività . Abbiamo ancora del tempo per poter valutare le condizioni. Daniele (Gasparetto, ndr) è in buona forma e potrebbe rientrare tra i titolari”.
IL SUO CONCETTO DI CALCIO – “Spero che si cominci a vedere la mia impronta. Si giocava prima con una difesa a tre, mentre io prediligo una linea a quattro. Il resto sono numeri. Il calcio è uno sport di movimento. Ho la fortuna di allenare un gruppo omogeneo. Sicuramente l’aspetto fisico sarà dominante nella scelta della formazione. Qualcuno sarà più penalizzato per il modo di giocare. Qualcun altro, invece, sarà agevolato, visto che giocheremo con un centrocampo a tre. Per me è un vantaggio avere a disposizione così tante risorse, perchè sono bravi. La formazione la decidono loro. Mi piacerebbe lanciare dieci maglie e chi la prende prima gioca. C’è questa nuova possibilità , per quel che mi riguarda, di avere a disposizione cinque sostituzioni. Calcolando che si parte in 22/23, il 75% della rosa può fare parte della gara”.
IL TALENTO DI BELLOMO – “Fatta la premessa che, per le qualità che ha, possa giocare ovunque, eccetto che in porta, io Bellomo lo vedo come mezz’ala o trequartista. Sull’esterno sarebbe sacrificato, non avendo il passo. E’ uno a cui piace essere nel cuore del gioco, sfruttando le sue capacità balistiche negli ultimi quindici/venti metri”.Â
LA POSIZIONE DI SANDOMENICO – “Sandomenico, per caratteristiche, convola a nozze con la mia idea di calcio. Nel recente passato ha imparato anche a sacrificarsi in fase di ripiegamento, essendo stato utilizzato da quarto di centrocampo, praticamente terzino. Con me potrà trarre più vantaggio perchè se dovessi decidere di utilizzarlo, farà parte dei tre di attacco”.Â
L’ARIA CHE SI RESPIRA – “In città si respira un’aria diversa. I tifosi volevano una società solida. Penso che questo sia quello che è stato raggiunto. Si è creato grande entusiasmo. Noi dobbiamo pensare all’aspetto tecnico-tattico. Vivo quotidianamente il campo e mi confronto continuamente con il direttore Taibi. La bravura di una persona è stare ad ascoltare. Bisogna essere come una spugna: immagazzinare il maggior numero di consigli possibili e farne una selezione”.Â
IDENTITA’ – “Lavorerò molto sul senso di appartenenza. I giocatori, quando pareggiano, dovranno essere scontenti, avere lo stesso carattere del giocatore. Noi viviamo per il calcio e per la Reggina, i momenti di distrazione devono esserci se si fa bene”.Â
IL SIRACUSA – “Il Siracusa è una squadra con talento in avanti. Penso a Catania, nonostante l’età , ma anche Tiscione e Vazquez. Dietro sono abbastanza solidi, dovremo essere bravi ad approcciare”.Â
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