Conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico della Reggina, Massimo Drago, interrogato dai colleghi della stampa su varie tematiche: dal modulo agli uomini, al modo in cui un tecnico subentrante si approccia con la squadra.
OTTIMI RISULTATI TRA LE DIFFICOLTA’ – Ho visto e studiato le caratteristiche della Reggina e del loro modo di interpretare il calcio; devo fare i complimenti al direttore Taibi e a chi mi ha preceduto, poiché in una situazione difficile sono riusciti a raggiungere ottimi risultati. Forse quando la situazione societaria è precaria ci si compatta di più e si va in campo con la mente più libera, rispetto a quando ci sono da raggiungere certi obiettivi. Ho vissuto una situazione simile a Crotone nell’anno della promozione in B, avevamo problemi societari e lì ci siamo compattati; lo stesso accadde anni fa a Bari.
MODULI, EQUILIBRIO E QUALITA’ – Quando parti da inizio stagione hai 50 giorni per inculcare nei calciatori la mentalità che vuoi adottare; quando subentri devi inizialmente lavorare sotto l’aspetto mentale, è importante far capire ai calciatori cosa tu voglia da loro. Mi piace giocare con gli esterni d’attacco che puntano l’uomo, si può fare bene attraverso l’organizzazione. A prescindere dai moduli si devono trasmettere alla squadra concetti e principi; prediligo il 4-3-3 o il 4-2-3-1. In mezzo al campo abbiamo calciatori di qualità come Bellomo, lo conosco bene da quando allenavo le giovanili del Crotone, lui era nei Giovanissimi del Bari e lì lo avevo visto all’opera; è un calciatore con un potenziale enorme che ha avuto una carriera inferiore rispetto alle sue possibilità . Alcuni degli ultimi arrivati non giocavano molto prima di arrivare a Reggio, servirà del tempo a tutti per amalgamarsi bene. Lavorare sulla difesa è la base di tutto; domenica nel secondo tempo con la difesa a quattro era molto più ordinata e ha rischiato meno; con l’organizzazione si possono colmare alcune pecche individuali.
SCALFIRE LE CERTEZZE AVVERSARIE – In questa Serie C prevale l’aspetto agonistico, si vedono difficilmente belle giocate giocando con modulo conservativi. Il mio calcio è diverso, il gol è tutto e a quello di deve arrivare attraverso il gioco. Quando si subentra, i calciatori partono tutti dallo stesso livello, chi mi darà maggiori garanzie per il mo modo di intendere il calcio allora giocherà . Nelle mie squadre i terzini devono essere molto offensivi e i centrali devono anche saper impostare, ma se non lo sono serve offrirgli le giuste soluzioni. Prediligo giocare pensando a noi e poi guardando gli avversari; attraverso il lavoro quotidiano cercheremo di scalfire le certezze degli avversari e imporre il nostro gioco.
OBIETTIVO PER TUTTA REGGIO – Ho parlato con il presidente Gallo ieri sera al telefono, mi ha fatto un’ottima impressione, mi ha parlato delle sue ambizioni; cercheremo di dare soddisfazioni a questa piazza. Non mi tiro indietro davanti alle responsabilità , nella mia carriera ho quasi sempre raggiunto gli obiettivi della società , andando a volte anche oltre. Per me è un onore far parte di questa famiglia, spero di vedere sempre tanti tifosi allo stadio per divertirci insieme e cercare di raggiungere l’obiettivo importante per tutta la città .
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