I numeri parlano chiaro: la Reggina nel secondo tempo segna molto di più rispetto alla prima frazione di gioco. Contro la Viterbese sono arrivate due reti nei primi 45′, per un totale di otto da inizio campionato, mentre quella di Tassi è stata la ventesima marcatura amaranto dopo l’intervallo.
La squadra di Cevoli esce spesso alla distanza (qualche volta dopo aver preso uno schiaffo dall’avversario), diventando molto più concreta nei secondi 45′ di gioco; si parla di circa il 70% delle reti complessive. Il dato statistico che colpisce ancora di più è però un altro: delle 20 reti segnate nel secondo tempo, ben 11 (più della metà ) sono arrivate nel quarto d’ora finale o nel recupero.
La Reggina ha dimostrato più volte di avere un rapporto speciale con la famosa ‘zona Cesarini’. I finali di gara sono stati spesso scoppiettanti, sia in positivo che in negativo: alle reti valse risultati pesanti nei minuti conclusivi, fanno il paio gol incassati che hanno privato la Reggina di punti preziosi, contro Rende, Catania, Catanzaro e Trapani.
La prolificità maggiore nei secondi tempi della squadra di Cevoli porta ad un altro dato importante. Prendendo in esame solo i primi tempi, la Reggina avrebbe solamente 23 punti in classifica, frutto di ben 14 pareggi, con 3 vittorie e 4 sconfitte; grazie ai secondi 45′ gli amaranto hanno ottenuto ben 11 punti in più.
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