L’effetto dello tsunami “Gallo” sembra aver sortito reazioni variegate. Il pubblico reggino, anche se ancora timidamente, ieri sera ha dato il primo segnale ad un Presidente che in meno di un mese ha già sborsato circa 1 milione di euro tra scadenze, debiti pregressi e “logistica”. 3950 spettatori al Granillo per la partita contro la Viterbese sono il record stagionale di presenze e segnano un “più-mille” rispetto al match contro il Trapani. Potenzialmente può ancora crescere il sostegno e la partecipazione dei reggini, tanto dipenderà dai risultati e dal proseguo della stagione e già nel derby con il Catanzaro, dopo la trasferta di Monopoli, qualcosa si potrà “assaggiare”….
Anche la squadra, intesa come calciatori, sembra aver recepito il cambio di messaggio non troppo subliminale. C’è tanta qualità in campo, con i nuovi arrivi che hanno subito testimoniato le doti tecniche a disposizione. Basti pensare che Nicola Bellomo, in due scampoli di partita, ha collezionato un gol decisivo (vedi Bisceglie) e un assist strepitoso per Tassi nella gara di ieri. Stesso discorso per Doumbia, forse il vero “colpo” di questa sessione invernale di mercato messo a segno da Taibi. Ancora indietro con la forma, l’attaccante amaranto ieri ha stupito tutti: un assist, un gol, una presenza imperiosa nella metà campo avversaria. Potrà essere letteralmente devastante nel finale di stagione.
La Reggina dunque, è chiamata ad una inversione di tendenza generale, che deve riguardare tutti, mister compreso. Guardando risultati e classifica, il giudizio su Cevoli fin qui non può che essere estremamente positivo. Ma anche ieri, alcune scelte sono risultate incomprensibili, tra tutte quella di schierare l’attaccante più prolifico, Salvatore Sandomenico, nell’inedito ed incredibile ruolo di terzino sinistro (e non ci si dica che abbia giocato da esterno di centrocampo perché, purtroppo per lui, ha superato la metà campo solo in un’occasione). Stretto dal rincorrere Saraniti e chiudere diagonali, Sandomenico è stato “massacrato” in una posizione da teatro dell’assurdo. Non a caso il tecnico della Viterbese, nel momento di maggiore spinta degli ospiti, invitava i suoi giocatori a spostare il raggio d’azione sulla fascia mancina amaranto. Una replica di quanto già visto, purtroppo, con Tassi (reduce dalla doppietta a Rende) relegato ad esterno basso nel match interno contro la Paganese.
Per proseguire il “magic moment” tutto reggino, serve il salto di qualità generale: che passa certamente dalle prossime due sfide (la prima a Monopoli contro una squadra in forma, la seconda nel derby contro il Catanzaro determinante per la rincorsa in classifica) ma anche e soprattutto dalla presa di coscienza che questa non è più la Reggina che deve salvarsi giocando male, ma è una squadra completamente rivoluzionata (nell’anima prima e nella qualità poi) che deve acquisire subito una mentalità diversa. “Reggio Calabria vuole vincere!”. Il coro che rimbombava ieri al Granillo, sarà l’imperativo che, al di là di come andranno le cose, dovrà accompagnare gli amaranto da qui a giugno…
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