Tanti anni a riflettere su “cosa fare da grande” per la Casertana, relegata per quasi vent’anni nell’inferno del calcio dilettantistico. Adesso però, tutto sembra più chiaro. Le parole progettualità , programmazione e voglia di vincere sono il minimo comune denominatore che unisce le componenti della società capitanata da Giuseppe D’Agostino, il quale ha costruito una vera e propria “macchina da guerra” per centrare la Serie B.
Non un inizio di campionato come lo si aspettava: la crisi iniziale pagata con l’esonero da mister Fontana ed un rendimento troppo altalenante per una big, hanno creato tanti malumori in una piazza che forse si era illusa di poter fare un solo boccone del campionato, un pò come sta facendo la Juve Stabia.
I rossoblù arrivano alla gara contro la Reggina reduci da una sconfitta in casa contro il Monopoli per una rete a zero, e dal pareggio esterno sul campo del Siracusa. Claudia Marrone, collega di TuttoC, presenta per i lettori di RNP il prossimo avversario degli amaranto…
SOCIETA’ PUNTO DI FORZA-Almeno sulla carta, si tratta di una squadra fortissima in ogni reparto. Forse, paradossalmente, il problema sta in qualche giocatore di categoria superiore, che non riesce ad adattarsi alla Serie C, facendo molta fatica. Il vero punto di forza è costituito senza dubbio dalla società , con il presidente D’Agostino che ha sempre cercato di isolare i rossoblù soprattutto con l’esterno, sostenendo la teoria che i panni sporchi si lavano in casa propria. Il continuare a confermare Martone è un segnale forte che significa programmazione.
AVANTI COL 4-3-3-La formazione non dovrebbe differire dal 4-3-3 visto a Siracusa. Le scelte sono obbligate. E’ vero che ci sono lementi come Padovan che hanno meno appeal rispetto a Floro Flores e Castaldo, ma quando sono stati chiamati in causa hanno risposto sempre presente, attraverso “fame” e grinta. Anche D’Angelo si è calato benissimo nel contesto e sta facendo bene, cosi come Zito, molto pericoloso data la sua duttilità .
SITUAZIONE INFORTUNATI-Già a Siracusa, Esposito è stato costretto a convocare dei ragazzi 2002, per colmare le assenze. Russo (distrazione legamento crociato anteriore) e Pasqualoni (rottura crociato) saranno assenti sicuramente. A queste defezioni si aggiungono gli infortuni muscolari di Rainone, Vacca, Floro Flores, Pinna, De Marco, Castaldo e Alfageme (da valutare in queste ore). Oltre a loro sarà assente per squalifica Blondett, che sconterà l’ultimo turno proprio con la Reggina.
MEGLIO IN B…Fattore Pinto? Uno stadio come quello della Casertana può essere un fattore in più, specie quando ci si trova davanti ad una squadra molto giovane. I campani non hanno avuto una differenza di rendimento nel proprio campo rispetto a fuori. E’ una squadra che farebbe meglio in B rispetto alla C. Andare in svantaggio al Pinto può pesare, specie per il calore dei supporters dei “falchetti”. Dal punto di vista tecnico, l’imprevedibilità può essere l’arma in più dei padroni di casa, i quali riescono ad attaccare con la stessa intensità sia palla a terra che con i lanci lunghi. Sulle fasce, occhio alla spinta di terzini come Pinna e Zito, i quali in ripartenza sanno essere davvero micidiali.
MANCA QUALCOSA…Purtroppo data la mentalità italiana si è legati a quello che è il passato, pensando che il nome ed il blasone ti portino a vincere per forza. La Reggina è una squadra che può ambire a più di un decimo posto. Stimo molto mister Cevoli, e affidare a lui la rosa è stata una scelta giusta. C’è da puntellare la squadra a Gennaio. Manca qualcosa, qualche correttivo che potrebbe permettere di alzare l’asticella, ma la situazione societaria andrà comunque ad incidere.
Roberto Foti
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