A giudicare dagli evidenti problemi che la Reggina palesa in fase realizzativa, uno come Jacopo Sciamanna farebbe proprio al caso degli amaranto. Con l’infortunio di Maritato e l’accantonamento (finalmente) del tridente leggero, mister Cevoli ha optato per la staffetta Tassi-Viola. Due centravanti atipici. Il cuore, però, non manca.
Contro la Sicula Leonzio – lo abbiamo sottolineato più volte – l’ex Ascoli si è fatto apprezzare per aver attaccato con una certa frequenza la profondità . Pressione, sportellate. Tassi non si è di certo risparmiato. Per arrivare al gol, ahinoi, bisogna dargli la possibilità di calciare. Discorso simile per Alessio Viola. Anche se, per caratteristiche tecniche, predilige un attacco a due. I rimpianti per essersi lasciati sfuggire Sciamanna aumentano, se consideriamo che nelle due uniche occasioni per battere a rete l’ex Correggese abbia fatto centro. Il suo malumore in estate era stato “accontentato” dal diesse Taibi, che lo ha liberato.
Che si sentisse accantonato visti gli arrivi di Maritato e Viola o che si fosse esaurito il suo tempo a Reggio non ci è lecito saperlo. Quel che è certo è che Jacopo Sciamanna abbia un conto in sospeso con la dea bendata…
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