Una sola stagione con la maglia della Reggina per Jacopo Sciamanna, l’attaccante classe ’90 che mercoledì tornerà sul prato del “Granillo” da avversario con la Cavese. Esperienza sfortunata la sua in amaranto, condizionato per gran parte della stagione scorsa da un lungo infortunio.
Era iniziata bene la sua avventura nella Reggina di Maurizi, andando a segno per due volte nelle prime tre giornate, contro Paganese e Catanzaro; poi, ad ottobre 2017, l’infortunio e la lunga attesa per tornare in campo. Lo si rivide finalmente per il rush conclusivo della stagione, a fine marzo, un paio di spezzoni per riabituarsi al campo, poi due gol fondamentali nelle vittorie contro Bisceglie e Akragas. Furono 4 le sue reti in 12 partite giocate, di certo il lungo stop gli ha impedito di poter fornire un contributo molto superiore alla causa.
Il suo apporto in fase realizzativa lo ha dimostrato anche in questa prima parte della stagione con la Cavese, siglando 3 reti. Sciamanna è approdato a Cava de’ Tirreni quest’estate, sul finire del mercato, poiché in origine l’intenzione della Reggina e del DS Massimo Taibi. era quella di trattenere il calciatore, il quale sarebbe stato uno dei pochi ‘sopravvissuti’ all’ennesima rivoluzione, insieme con Marino, Tulissi e in seguito Licastro.
Tuttavia, come lo stesso Taibi ha affermato, il calciatore avrebbe chiesto la cessione poiché non si sentiva al centro del progetto di mister Cevoli. Passato alla Cavese ha avuto un approccio con il botto con tre reti nelle prime sei giornate; nelle ultime due uscite dei campani, Sciamanna è invece rimasto in panchina, segno forse di una flessione, come dimostra il fatto che il suo ultimo gol risalga a due mesi fa.
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