Avevamo individuato in Ciccio Salandria (LEGGI QUI) l’uomo capace di cambiare volto a questa Reggina. A giudicare dal match giocato a Lentini non siamo andati esattamente fuori strada. Tanto cuore, tanta corsa. E quel pizzico di qualità che non guasta mai. L’ex Matera è l’ago della bilancia per questa squadra, che ne guadagna decisamente in quanto ad equilibrio.
Sarà l’aria familiare o la vicina Catania, Roberto Marino è tornato quella “trottola imbizzarrita” della passata stagione. Sempre lì, a mordere le caviglie e recuperare palloni. E dai suoi piedi è scaturita l’occasione più grande del primo tempo (il lob per Sandomenico). Con due mezz’ali così, Zibert non può che giovarne. Partita all’altezza, non esaltante ma utile. Il suo compito di raccordo fra difesa e l’attacco lo assolve a pieno. E se i reparti restano stretti per novanta minuti, il merito è soprattutto il suo.
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